Un finanziamento di un milione e mezzo di euro per realizzare un vero e proprio Cartellone del Lazio per l’intera durata di Expo 2015, dal 1° maggio al 31 ottobre del prossimo anno. L’avviso pubblico, di prossima pubblicazione, cofinanzierà attività e progetti a Roma e nel Lazio coerenti con il tema di Expo rivolgendosi a imprese, enti locali, associazioni di categoria, così come al mondo delle università e della ricerca e alle associazioni.
Il Lazio non si limiterà ad essere presente con un proprio spazio espositivo all’Esposizione Universale ma farà della nostra regione una protagonista assoluta di Expo anche sul proprio territorio, sia nella Capitale che in tutte le province”.
Non solo, ma il Comitato Expo del Lazio, presieduto da Albino Ruberti, ha avviato nel luglio scorso una serie di incontri nelle province del Lazio per raccogliere suggerimenti, proposte e progetti. E oggi ha di fatto portato a compimento la fase preparatoria, investendo sulla sinergia tra le istituzioni e la coesione con gli attori pubblici e privati dei territori provinciali per creare valori che restino sul territorio anche dopo l’Expo.
Una presenza, quella della Regione Lazio, che a Milano vedrà uno stand espositivo da 140 mq all’interno del Padiglione Italia. Una vetrina agroalimentare del Lazio rappresentata da un paniere di 100 prodotti di eccellenza, individuato e selezionato con l’obiettivo di accrescere il loro posizionamento internazionale, per sviluppare nuovi contatti e per aumentare la consapevolezza dei cittadini della propria identità enogastronomica.
Il progetto del Paniere punta all’individuazione dell’identità culturale alimentare, la mappatura dei prodotti e dei produttori e l’integrazione con i luoghi e gli itinerari. La selezione dei 100 prodotti prevede infatti: 26 vini, 14 carni e salumi, 26 legumi, ortaggi e frutta, 10 formaggi, 8 prodotti da forno e dolciari, 4 oli e 12 altri prodotti. Eccellenze che rappresentano l’intero territorio regionale e sono stati selezionati in base a criteri quali l’originalità, l’eccellenza gustativa, i legami con il territorio, la capacità di attrazione e la coerenza con la proposta culturale del progetto.