Stefano Folli torna domani al Dipartimento di Scienze Umanistiche, della Comunicazione e del Turismo (Disucom) dell’ Università della Tuscia (S.Maria in Gradi, aula Radulet, ore 9), per la seconda delle sue conferenze su Opinione pubblica e sistema politico in Italia e in Europa. Il ciclo, affidato al più autorevole commentatore politico della stampa quotidiana italiana di oggi, si terrà all’interno del corso di Storia Contemporanea del professor Marco Paolino.
Nel corso del primo incontro, di fronte ad una nutrita platea, Folli ha tracciato un ampio quadro della politica italiana di oggi. Ne sono parte la staticità dell’economia nazionale; il dinamismo di altre parti di quella Comunità europea a cui abbiamo ceduto parti di sovranità; le tensioni sociali che il dirigismo del governo Renzi rischia di produrre (vedi la conflittualità sindacale); la gravità del tasso di occupazione giovanile; la necessità e la difficoltà di riforme istituzionali. Studenti e spettatori hanno poi dibattuto per più di un’ora con l’illustre ospite, che ha raccomandato ai più giovani di credere in un giornalismo civile, non nello scandalismo e nel gossip.
L’incontro di domani è atteso, per l’evoluzione del quadro italiano e internazionale. Mentre le inquietudini sociali si sono accentuate, specie nelle grandi città e nelle fasce meno garantite della popolazione (extracomunitari, disoccupati), l’intesa PD-Forza Italia sembra incrinata; in Europa la commissione Juncker fatica a mantenere consensi, mentre la Comunità viene prendendo un atteggiamento critico verso la Russia di Putin. Fare il punto con Folli sarà interessante anche per il suo recente passaggio dal “Sole-24 Ore” alle colonne di “Repubblica”: un fatto di rilievo per il miglior giornalismo politico italiano.