Superiore ad ogni aspettativa l’inaugurazione della mostra retrospettiva del maestro Antonio Pieri organizzata a Ronciglione presso la cantina delle Maestranze. Moltissime le opere esposte, alcune delle quali inedite, custodite gelosamente dai familiari e dai testimoni degli anni terribili della prigionia in India.
Dopo il saluto del padrone di casa Gianni De Mattia, Elisabetta Ortenzi ha commentato , al numerosissimo pubblico presente le opere esposte, il mondo in esse rappresentato, le tecniche utilizzate. Le cime innevate della catena imalaiana che delimitavano lo spazio dentro cui si muoveva l’artista non hanno di fatto impedito allo stesso , di riportare , con dovizia di particolari , quel mondo così diverso e così lontano che condizionava la sua esistenza.
Il presidente del Centro ricerche e studi di Ronciglione, Silvano Boldrini ha tracciato un breve profilo di Pieri, maestro di scuola, d’arte e di vita e ha ricordato episodi salienti della loro amicizia. Il presidente dell’associazione culturale Mariangela Virgili, Bruno Pastorelli, ha ricordato il Pieri fine illustratore del libro “Ex Uomini” sulla vita quotidiana dei prigionieri di guerra italiani in India. Il sindaco di Ronciglione Sandro Giovagnoli, alunno del maestro, ha evidenziato “l’uomo” Pieri, sottolineando l’insegnamento ricevuto, il rispetto delle regole riconosciute valide nel tempo, anche a distanza di oltre trenta anni dalla morte e alle quali attenersi per vivere una vita coerente.
Oggi il maestro avrebbe compiuto 100 anni, sorprendente l’attualità del suo messaggio, la delicatezza delle sue pennellate, la precisione dei suoi disegni. Stupendi tutti i lavori a china, alcuni realizzati su carta “sfruttata” da ambo le pagine di un unico foglio.