Ieri mattina, brividi in commissione: il regolamento comunale sul Verde ha subìto una brusca frenata. Intendiamoci: nulla di grave, in situazioni normali, ma visto che a Palazzo dei priori questi sono giorni di fibrillazione, la cosa va approfondita. Intanto perché il regolamento di cui sopra è frutto dei due assessori sulla graticola della verifica (Valeri di Sel e Saraconi di Oltre le mura) e poi perché lo stop è arrivato dopo un voto inaspettato.
Oltre alla minoranza, la cui contrarietà è comprensibile, l’articolo 9 (in discussione ieri insieme al 10) è stato bocciato anche da un consigliere del Partito democratico (Arduino Troili) e ha incassato pure l’astensione di Marco Ciorba, che fa parte della stessa lista della Saraconi. Morale, articolo non approvato e via alle insinuazioni, ai sospetti, al retroscenismo puro.
Ma è lo stesso Ciorba a ridimensionare l’accaduto: “Mi sono astenuto perché quell’articolo va approfondito, specie in alcuni passaggi che non mi hanno convinto”. Quali? Ciorba – che vivendo in campagna ha familiarità con la questione, spiega: “Degli aspetti non sono controllabili – dice – Si parla di perseguire i cittadini che rovinano gli alberi piantando chiodi, o che lasciano gli animali liberi di fare i loro bisogni nel verde. Ma come è possibile controllare all’interno dei giardini e degli spazi privati? Anche affidarsi alle segnalazioni di altri cittadini, magari dei vicini di casa, mi sembra una novità pericolosa, che espone a rischi tutti da valutare”. Tipo l’invidia o le classiche relazioni difficili nel vicinato.
Una perplessità per ragioni squisitamente pratici, quella di Ciorba, che però insieme alla manifesta contrarietà di Troili ha alimentato il chiacchiericcio, visto che la paternità (anzi, la maternità) del regolamento è di Valeri prima e di Saraconi poi, che si sono av vicendate a capo di questa delega. La prima era data per assessore uscente in favore del collega di partito Paolo Moricoli, anche se il direttivo comunale di Sinistra ecologia e libertà le ha appena ribadito la fiducia. Quanto alla Saraconi, be’, rappresenta uno dei nodi del prossimo rimpasto di competenze che il sindaco Michelini potrebbe annunciare in settimana. E dopo le critiche per la gestione della raccolta dei rifiuti, ora l’assessora deve incassare questo stop. Che comunque sembra soltanto un incidente di percorso: l’articolo in questione verrà ripresentato (magari con quale leggera modifica) e la prossima volta non dovrebbe avere alcun problema a passare. Magari dopo che sarà passata anche la bufera in Comune.