16112024Headline:

“La maggioranza? Benvenuti in Vietnam”

La vicesindaco Luisa Ciambella

La vicesindaco Luisa Ciambella

“Sì, ho letto Viterbopost. E mi sono messo a ridere come un pazzo”. L’inizio di questa chiacchierata col nostro agente a Palazzo dei priori – che qui chiameremo Priorius, per proteggerne la privacy e magari anche la pelle – promette bene. Perché lui che sta dentro la maggioranza non solo ha ben chiaro il quadro della situazione, cioè della crisi, ma dimostra anche una certa capacità di analisi. E in un momento come questo, con il sindaco che ha azzerato le deleghe dei suoi assessori, l’analisi dall’interno può essere utile a capire cosa sta accadendo e cosa accadrà in questo Comune triste, solitario e magari anche final.

“Il problema è proprio questo: l’azzeramento delle deleghe – attacca Priorius mentre manda giù il caffè macchiato in un bar lontano da occhi indiscreti – Voi avete scritto che Michelini ha tirato fuori gli attributi. Una cavolata grossa così. Semmai quello del sindaco è un gesto molle, oltre che inutile. Molle, perché se davvero voleva fare qualcosa di clamoroso avrebbe potuto azzerare la giunta tout court. O magari dimettersi, come tra l’altro ha fatto in passato il suo predecessore Giulio Marini. Quello sì che sarebbe stato un atto di forza, e di palle. Così invece Michelini ha deciso di continuare una puntare sulla squadra che è in carica da un anno e mezzo, e che da un anno e mezzo continua a combinare disastri”.

Il problema, secondo l’Anonimo, è dunque nelle persone. “Parliamoci chiaro, e soprattutto leggiamo i nomi in giunta. Quanti sono quelli davvero validi? Due, e sono generoso. Penso alla mia cara Luisa Ciambella e ad Alvaro il Corsaro, come lo chiamate voi. Gli unici che hanno in minimo di esperienza, un minimo di personalità e che conoscono la macchina amministrativa avendola frequentata, seppure da consiglieri d’opposizione. Gli altri? Mezze calzette, dal punto di vista politico intendo, non c’è niente di personale, ma qui c’è gente che ha fatto i danni con la pala, che non riesce a far girare la palla, che non valorizza le risorse umane – e ce ne sono di eccellenti – a disposizione del Comune. Perciò ridistribuire le deleghe tra le stesse persone e moltiplicando i pani e i pesci, si rischia di moltiplicare anche i guai. E’ questo che Michelini non ha capito, o fa finta di non capire”.

Obiezione: se toccasse qualcuno il sindaco potrebbe provocare la classica reazione a catena, fino all’esplosione atomica. “Un rischio che andrebbe corso, se si hanno los cojones. Ma mi rendo conto che Leonardo è uomo di dialogo, di mediazione ad oltranza. Solo che la sua maggioranza, noi, siamo un Vietnam. Il Pd è un mostro a tre teste, almeno, tra i simpatici renziani, i trinariciuti di Panunzi e l’apparato fioroniano. Il progetto Oltre le mura è fallito in modo tragico, anzi comico, con Taborri che ha saltato il fosso, Moltoni e Tofani che hanno i loro guai e che per qualcuno sono già fuori da giochi. E vogliamo parlare delle assessore Saraconi e Zucchi? Stendiamo un velo pietoso. Il resto? Viva Viterbo, Sel e Livio Treta che rappresenta sé stesso non meritano neanche di essere considerati. Dove va, il mio amico Leonardo, con questa gente? Il brutto è ci sono mezze figure che sognano pure di fare gli assessori, facendo le scarpe a chi già c’è, e il sindaco ha paura delle loro pretese. Senza dimenticare che secondo me il vero casino scoppierà a primavera, in campagna elettorale per le regionali e magari anche per le politiche, e per la nuova Provincia riformata…”

La conferenza stampa dell'opposizione di ieri mattina

La conferenza stampa dell’opposizione di ieri mattina

Un uomo solo al comando, insomma. E la minoranza? “Lasciamo perdere. Sono carini, per carità, mi fanno tanta tenerezza quando dicono cose tipo ‘il vero sindaco è Fioroni’: vi pare che se Peppe mio fosse il burattinaio questi farebbero tutta ‘sta caciara? Se Fioroni comandasse, tutti zitti e mosca. E’ che l’opposizione ancora deve smaltire la smusata presa a giugno del 2013: la terapia riabilitativa è lunga, e non è ancora finita. Anche perché se si tornasse a votare a primavera chi candiderebbero a sindaco, Sbirulino? Al momento il centrodestra non è credibile, e campa sulle disgrazie altrui, cioè sugli errori di Michelini e ogni tanto si concede qualche orgasmo facendo mancare il numero legale in consiglio. E’ facile fare l’opposizione così, ma ci vorrebbero pure le proposte, no? Quelle proposte che tra l’altro non sono riusciti a fare neanche all’epoca del voto”. Priorus parla, Michelini riflette, gli assessori rosolano, Viterbo affonda. O se ne frega.

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