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“Il primo imputato è Leonardo Michelini”

Leonardo Michelini

Leonardo Michelini

“Se andiamo avanti di questo passo, al 2018 non ci arriviamo proprio. E sarà inutile anche partecipare alle prossime elezioni: palazzo dei Priori se lo riprenderà il centrodestra senza troppa fatica”. Chi parla è Priorius (nome di fantasia, ovviamente), uno che le segrete cose di palazzo dei Priori le conosce alla perfezione, stando oltretutto all’interno della maggioranza.  “Quello che sta succedendo in questi giorni è da manicomio” prosegue. “Ognuno va per la sua strada, ognuno critica l’altro, ognuno ci mette del suo. Ma la realtà dei fatti è che questa maggioranza è scoordinata. E quindi non riesce a portare avanti neppure le cose più semplici”.

Già, ma dove sta il problema?

“Nel manico. Ovvero nel sindaco Michelini. Che è come un materasso Permaflex. E’ uno che vive una sua realtà particolare e ancora non si è reso conto che la gente, pure quella che ci ha votato, adesso ci tira i pomodori in faccia. Per ora in senso eufemistico, ma se continua così….”.

Beh, la situazione sembra arrivata a un punto critico…

“Quando i problemi si trascinano per troppo tempo, prima o poi il bubbone scoppia. Prendiamo la storia di Viva Viterbo. Quelli continuano a fare i “pierini” e adesso il Pd vuole buttarli fuori dalla maggioranza. Poi c’è Oltre le mura, che chiede più coinvolgimento. Ma in quel mal di pancia incide anche qualche situazione personale. Mi riferisco al caso Cev e al fatto che Tofani e Moltoni, dovranno tirar fuori dalle tasche 80 mila euro ciascuno, come ha sentenziato la Corte dei conti”.

E basta?

“No, il vero problema è, a mio avviso, la giunta. Che non va. Non gira. Perché manca il coordinamento e perché – diciamola tutta – non è che sia composta da tutti campioni del mondo. Anzi…”.

Si riferisce all’assessore Saraconi?

“Quella è la punta dell’iceberg, perché a lei è toccata la questione più rognosa, quella del varo della raccolta differenziata dei rifiuti. Che sia un disastro non lo dico io. Basta andare in giro per Viterbo per rendersene conto. Ma che il responsabile del servizio si limiti a dire che è tutta colpa della ditta appaltatrice è semplicemente ridicolo. Mi sembra come quel bambino che, rimproverato dalla maestra, replichi: ‘Ma non sono stato io. E’ stato lui’. Si può andare avanti così?”.

Torniamo al sindaco…

“Lui parla, parla, ma poi non fa nulla. E chi vorrebbe che le cose funzionassero si arrabbia perché la frustrazione è tanta”.

Una curiosità: e il grande mèntore di questa giunta, ovverosia l’onorevole Beppe Fioroni, cosa dice?

“Anche lui è ai ferri corti col sindaco. Perché è stanco di metterci la faccia. Credo che siamo arrivati agli ultimatum…”

Comunque sia, in questa settimana è prevista una verifica. Riunioni, vertici, summit: cambierà qualcosa?

“Lo spero. Per il centrosinistra e per Viterbo. Ma non ne sono tanto sicuro…”.

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