La verifica è aperta, ma prima bisognerà capire cosa chiedono le varie anime della maggioranza. Per poi trattare e affidare al sindaco una sintesi, e dunque una soluzione. Mica facile, eh, perché gli equilibri sono sottili e ogni gruppo tenderà a fare i suoi interessi.
Partiamo dal Pd, che forse è la parrocchia più semplice da decifrare. La richiesta dei democratici, esplicitata sia dal segretario dell’Unione comunale Calcagnini, sia dal capogruppo in consiglio Serra, è semplice: fuori Viva Viterbo dalla squadra di governo, via l’assessore Barelli (mentre per il presidente Rossi sarà più difficile e si profila un remake dell’esperienza con Gabbianelli capo del consiglio). Perché, secondo i democratici, la convivenza coi civici di Filippo Rossi è diventata impossibile, tra attacchi mirati (l’ultimo all’assessore Ricci) e posizioni divergenti (per esempio sui Facchini). D’altronde – è il ragionamento dei Pd – Viva Viterbo si è aggreggata all’alleanza soltanto prima del ballottaggio, e dunque scaricarla non rappresenterebbe un “tradimento” palese ai principi che hanno portato, nel giugno del 2013, alla storica vittoria di Michelini. Che poi questo basti a risolvere tutti i problemi di Palazzo dei priori, be’, resta da vedere.
Su questa linea il Pd potrebbe trovare l’appoggio di Oltre le mura, l’altro azionista forte della maggioranza, che pur non avendo raggiunto i livelli di acrimonia dei vicini di banco, dovrebbe convincersi della cosa. Ma il capogruppo Tofani aspetta di consultare i suoi prima di esprimere una posizione pubblica. Diverso il discorso sulla Saraconi, l’altra grana che agita l’amministrazione. L’assessora è una di quelle figure, con un passato nel centrodestra, che ha consentito a Michelini di diventare sindaco e che ha portato parecchi voti alla lista civica. Abbandonarla al suo destino sarebbe sinceramente troppo. Più ragionevole un azzeramento complessivo e una redistribuzione delle deleghe, con Saraconi che lascerebbe la patata bollente ad altri (Ciambella?) e potrebbe mostrare tutte le sue capacità su altri temi. Nel caso però anche di un rimpasto, con la sempre sussurrata uscita della Zucchi (altro assessore di Oltre le mura), potrebbe entrare in squadra Marco Ciorba, consigliere giovane e attivissimo. Uno dei pochi.