Dopo una stagione estiva da non replicare, la balneazione attrezzata deve adesso difendersi dal rischio di “confisca” delle attività di tante piccole e medie imprese. Se non interverranno novità, infatti, dovrà essere applicata la direttiva Bolkestein, che impone la messa all’asta delle concessioni demaniali alla loro definitiva scadenza, datata 31 dicembre 2015, e, neanche a dirlo, concede un vantaggio enorme ai grandi gruppi.
“Bisogna salvare dal monopolio delle multinazionali le nostre spiagge e valorizzare il sistema turistico balneare, che nell’alto Lazio è fatto di tante piccole imprese familiari capaci di offrire un servizio eccellente e deve essere considerato una ricchezza per l’economia, vista la presenza di lunghi tratti di costa, sia marina che lacuale. Si tracci un percorso trasparente, affinché gli operatori tornino ad operare sulla base di norme certe”, afferma Luigia Melaragni, segretaria della Cna di Viterbo e Civitavecchia.
L’associazione ha deciso di costituire il coordinamento territoriale di Cna Balneatori, responsabile Riccardo Pera, che si è messo subito al lavoro: “Stiamo fissando un programma di incontri con gli imprenditori. Partiremo, intanto, con la raccolta di firme in calce a un documento da inviare al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per evidenziare lo stato di profonda incertezza e di precarietà vissuto dal settore e sollecitare una organica riforma in tema di concessioni demaniali”.
“La Cna chiede al governo di allungare la durata delle concessioni, di riconoscere il valore commerciale delle imprese balneari e di modificare i criteri di determinazione dei canoni demaniali marittimi. Se non c’è la sicurezza delle concessioni per un numero adeguato di anni, non si può investire nel futuro delle attività, quindi nel miglioramento delle strutture e della qualità dei servizi, nella formazione di nuove professionalità, nell’occupazione”, osserva Pera, che ieri ha partecipato, a Roma, all’incontro promosso dalla Cna nazionale con la sottosegretaria per i Beni e le Attività Culturali, Francesca Barracciu, proprio per ragionare sulle prospettive, in Italia e in Europa, per le concessioni demaniali, presente il segretario generale della Cna, Sergio Silvestrini.
Barracciu ha annunciato che il governo sta lavorando al riordino complessivo del sistema, anche per avere maggiore forza nel negoziato con la Commissione europea sulle concessioni demaniali. “Solo così potremo tentare di strappare una congrua proroga delle concessioni, evitando l’apertura di un’infrazione e le sue conseguenze economiche e politiche -ha affermato-. Perché la proroga al 2020 di cui si parla da anni, in realtà, non esiste. Fu approvata una legge in tal senso nel 2012, ma non è stata mai notificata all’Ue. Ufficialmente, non c’è”.
Info: coordinamento Cna Balneatori, numero verde 800-437744. Sito internet: www.cnaviterbocivitavecchia.it.