L’idea è buona. Ottima. Il nome magari un tantino scontato. Ma ci si può passare serenamente sopra. Così, dopo Tuscia quello e Tuscia quell’altro, ecco pure Tuscia salute. Associazione formatasi tra novembre e dicembre dell’anno 2012. Composta da una decina di soci. Con a capo, seduto in poltrona di presidenza, Sandro Marenzoni.
L’idea base è quella di promuovere una nuova cultura della salute. Che ha come obiettivo quello di garantire ad ogni cittadino il pieno benessere fisico, psichico e sociale. “Negli ultimi anni sono profondamente mutati i parametri presi in considerazione per definire lo stato di salute – chiarisce subito il segretario Luciano Osbat – attualmente è inteso non soltanto come assenza di malattia, ma come uno stato di equilibrio tra diversi elementi che comprendono anche il campo delle relazioni degli esseri umani, tra di loro e con l’ambiente in cui vivono. Da tale visione scaturisce il concetto che la protezione e la promozione della salute non può essere concepito come un dovere solo degli operatori sanitari, ma deve diventare un patrimonio di confronto comune anche tra tutti gli operatori sociali e istituzionali che sono chiamati a raffrontarsi su questa tematica”.
Da un lato quindi la domanda di sanità, che risulta essere strettamente legata alle competenze tecnico-professionali. Dall’altro la “domanda di salute”, che coinvolge la comunità intera. “Occorre passare dal welfare state al welfare community – prosegue Osbat – da uno stato cioè che, al vertice della piramide, distribuisce assistenza e benessere a una comunità intera che assume in prima persona la responsabilità del proprio benessere”.
Per avviare questo progetto tanto articolato è stato quindi necessario (e lo è tutt’ora) partire dallo stato attuale della sanità. Dalla quale emergono come criticità principali, le condizioni precarie e degradate della struttura e della organizzazione locali. Così con cadenza bisettimanale i soci di Tuscia salute si riuniscono per riflettere. Tali incontri hanno consentito l’acquisizione di informazioni da esperti della Asl e del mondo del lavoro, hanno verificato l’impegno di consiglieri regionali e di amministratori, hanno favorito l’ascolto di cittadini sulle questioni attinenti la promozione di questa nuova cultura.
Per far conoscere queste linee di impegno, tra le tante iniziative, spunta il “News”. Testatina on-line che viene distribuita per e-mail. I primi due numeri si sono occupati principalmente del malfunzionamento del “Pronto soccorso” di Belcolle. Non tralasciando comunque altri articoli di approfondimento riguardanti temi caldi e attuali.
“Siamo consapevoli che nessuno, da solo, è in grado di portare avanti gli obiettivi di Tuscia salute – chiude il segretario – Per questo offriamo la nostra collaborazione a chiunque fosse interessato, e chiediamo aiuto per puntare insieme a migliorare l’organizzazione della sanità. E per avviare quel processo che porterà l’intera comunità dei cittadini a farsi carico della loro salute”.