Importante e seguito approfondimento dedicato alla politica agricola comunitaria quello che si è tenuto a Tarquinia nella sala consiliare.
Ad aprire i lavori Alessandro Serafini, presidente della sezione locale di Coldiretti, che ha salutato e ringraziato tutti gli oltre 120 imprenditori agricoli presenti prima di lasciare la parola al sindaco Mauro Mazzola. Quest’ultimo ha sottolineato la sinergia, che si è potuta instaurare negli ultimi tempi con la sede provinciale di Coldiretti e, inoltre, ha garantito l’impegno dell’amministrazione a dare sempre più impulso alle attività volte a dare risposte al settore agricolo. A moderare l’incontro il neo responsabile del comprensorio della Maremma, Claudio Calevi.
“Come organizzazione agricola – ha tra l’altro detto il presidente provinciale di Coldiretti Mauro Pacifici, intervenuto con il direttore Andrea Renna – abbiamo dato ulteriori risposte a questo comprensorio (Pescia Romana, Montalto di Castro e Monte Romano) oltre che a Tarquinia. I nostri uffici ora sono a disposizione di tutti i cittadini ed i soci tutti i giorni e, a breve, inaugureremo i nuovi uffici, sempre nella stessa palazzina di via delle Rose, ma al primo piano in ambienti più spaziosi e adatti a svolgere e garantire i servizi.”
Tema centrale della riunione la nuova Pac. Tantissime le domande poste dai presenti dopo le slide proiettate e illustrate dal responsabile Gianfranco Olivieri, che ha spaziato nei meandri della nuova Pac dando suggerimen agli imprenditori.
“Ogni impresa – ha detto il direttore Andrea Renna – ha necessità di calarsi con l’ausilio dei nostri tecnici nelle dinamiche della nuova Pac. Suggeriamo quindi a tutti di programmare incontri nei nostri uffici a tal fine”. Durante la riunione si è anche spiegato i progetti che l’organizzazione sta portando avanti con Campagna Amica, CreditAgriItalia (Confidi di Coldiretti); Ue Coop (Centrale di Cooperative); l’attività del Patronato Epaca (gratuito per tutti i cittadini) e del Consorzio di Difesa delle produzioni agricole regionali che tramite il Presidente Carlo Giorgi e il direttore Luca Bacchi ha spiegato le varie opportunità e i servizi che dopo il riconoscimento regionale vengono garantiti in un momento particolare per i cambiamenti climatici. Abbiamo sottolineato la nostra attività in essere per far riconoscere la pizza come patrimonio dell’Unesco e anche per salvaguardare il settore della produzione di prosciutti che, proprio in questi giorni, è rimbalzato sulle cronache per azioni di contraffazione e alchimie alimentari che niente hanno a che fare con rintracciabilità, salute e sicurezza alimentare” ha aggiunto Renna.