Giovedì scorso il gesto di denuncia era quasi passato inosservato. Perché si era appena all’inizio del consiglio comunale, e di lì a poco si sarebbe scatenato un putiferio (eufemismo) con la discussione per la nuova Macchina di Santa Rosa. Eppure, l’intervento di Luigi Maria Buzzi, capogruppo di Fratelli d’Italia, aveva del clamoroso: “In questa busta – aveva detto il consigliere – c’è il nome della società che si aggiudicherà l’organizzazione dei corsi di ginnastica per la terza età, la cui assegnazione scade lunedì e sulla cui procedura si è cambiato rispetto al passato, scegliendo di non invitare tutte le società ma di procedere per avviso. Avvisto tra l’altro della durata di appena quindici giorni, troppo pochi. Se indovinerò la società aggiudicatrice, vuol dire che sono un mago”. Buzzi ha poi firmato i margini della busta, per evitare manomissioni, e l’ha consegnata alla presidenza. La sua, si chiaro, è stata una denuncia politica, effettuata nella sede che della politica è la casa, cioè il consiglio comunale.
Al netto della teatralità del caso, il consigliere comunale ha creato parecchio scompiglio. Tant’è che il Comune, il giorno successivo, ha annunciato con una nota del dirigente Fioramanti, la sospensione della gara: “Buzzi – ha scritto il dirigente – ha insinuato la consumazione di gravi irregolarità nella procedura Per mero scrupolo ho inteso sospendere la gara per conoscere, nel termine massimo di dieci giorni, quali atti o comportamenti siano stati commessi, a giudizio del consigliere Buzzi, che possano aver turbato il regolare svolgimento della procedura”.
Insomma, per una volta gridare al lupo al lupo ha sortito degli effetti. Almeno una sospensione, almeno una verifica che tutto sia stato fatto a regola d’arte (il che non vuol dire necessariamente “in modo corretto”). In attesa di sapere come va a finire, si può occupare il tempo facendo un po’ di sana ginnastica.