L’arrivo del caldo anomalo con le temperatura minime superiori di 2,6 gradi alle medie stagionali sta causando gravi danni nelle campagne, con la mancanza di foraggio per gli animali, cali di produzione per agrumi e verdure e un aggravio dei costi per gli agricoltori.
A lanciare l’allarme è la Coldiretti, sulla base di un’analisi su dati dell’Osservatorio Agroclimatico, secondo i quali nella prima decade di ottobre la colonnina di mercurio non è scesa sotto la media di 14,3 gradi, con l’autunno che sta replicando l’andamento dell’estate pazza, tra violente precipitazioni e ondate di calura.
“Con la prolungata siccità – spiega Andrea Renna, direttore di Coldiretti Viterbo – i costi di produzione sono in continua crescita: consumi molto più alti di acqua, mangimi e fieno; raccolti più scarsi e meno maturi, assenza di erba”. “Inoltre – aggiunge Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti Viterbo – aumentano i costi di produzione per gli ortaggi visto che, in mancanza d’acqua piovana bisogna prevedere nuove irrigazioni che sono tra l’altro a rischio perché le risorse idriche iniziano a scarseggiare”.
L’arrivo del caldo ha però anche un effetto positivo almeno per la vendemmia – continua la Coldiretti – l’effetto di salvare la fase conclusiva della vendemmia dopo che le continue piogge hanno messo a dura prova il lavoro dei viticoltori impegnati a mantenere le uve sane. L’andamento anomalo dell’autunno – conclude la Coldiretti – conferma comunque i cambiamenti climatici in atto, che si manifestano proprio con la piu’ elevata frequenza di eventi estremi.