Probabilmente in diversi se ne saranno pure accorti. Giacché per la città ci stanno dei manifesti enormi, disseminati ovunque (quando si dice fare grandi cose e fare le cose in grande, allo stesso tempo). In ogni caso ha riaperto la Casa delle arti. Ed è la solita piacevolissima notizia. Che va rimarcata.
Ma cos’è la Casa delle arti? Ecco, non sapere ciò è male. Malissimo. Poiché in provincia, e volendo pure oltre, di realtà come questa ne esistono ben poche. Uno dei rarissimi vanti tutto viterbese. Insieme ai venticinque stabilimenti termali. Al plurimedagliato aeroporto. Ai collegamenti veloci con Roma. E via dicendo. Comunque. È una struttura, diretta dai quei folli di Juppiter (si legge “Giù” e non “Iu”) nella quale si svolgono principalmente corsi. A trecentosessanta gradi. Economici più che mai, poiché gratuiti. Ai quali partecipano attivamente e in primis i ragazzi speciali. Quelli di Juppiter, appunto. E su questo di dato non si transige. Chi non li conosce reciti un mea culpa e vada ad informarsi.
Quali novità bollono in pentola per il biennio 2014-2015? “Diciamo che si andrà oltre – spiega il boss, Salvatore Regoli, che sicuramente odierà sentirsi chiamare boss – diventiamo una vera e propria officina culturale. Abbiamo di tutto qua dentro. Quindi convogliamo le forze ed usciamo allo scoperto. Definitivamente. Anzi, rovesciamo proprio gli schemi. Saremo noi a prenderci cura degli altri. Costruiamo un percorso attivo”.
E mentre parla Regoli, via telefono, di dietro si sente un caos senza tempo. Si sta preparando la merenda. Sono proprio gli speciali a farla. E non per quattro gatti. Ma per seicento persone la settimana. Piuttosto, la struttura sta al Pilastro. Vale la pena farci un salto.
“Sono aperte le iscrizione, dicevo – prosegue – corsi di Lis (lingua italiana dei segni), fotografia, giornalismo, tecnico del suono, teatro, ceramica. Più altre cosette. Ma basta con la sola formazione. Che ok, non è poco. Occorre però progredire. Quindi ecco che verranno incontri di funzione educativa, piccoli e grandi eventi, puntate varie per la città e non solo. In sostanza attività sociali ad ampio raggio. Non ci spaventa nulla”.
Né il maltempo, né le cavallette, né la politica locale. Questi sono speciali sul serio.