“Serviva un’accelerata, altrimenti la nuova Macchina di Santa Rosa non si sarebbe mai fatta. Così invece si farà, in tempo per gli appuntamenti del 2015”.
Lunedì mattina, Sala rossa di Palazzo dei priori: il sindaco Leonardo Michelini è al posto di comando. Si è tolto la cravatta. Gli portano un caffè. Qualche minuto di respiro prima di partire per Roma, dove ha un appuntamento in Regione. Vorrebbe dimenticare le polemiche che hanno chiuso la scorsa settimana: la storia del concorso di idee per la progettazione del nuovo modello di Macchina, la commissione giudicante che dovrà scegliere la proposta più interessante, gli attacchi dell’opposizione e i comunicati polemici da parte del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa.
E’ da qui che vale la pena partire, sindaco. Come se ne esce?
“Intanto facciamo passare la buriana – replica Michelini – Poi cercherò di fare quello che so fare meglio: parlare col Sodalizio, ricomporre la frattura, se frattura c’è stata. Mediare”.
Nel frattempo?
“Stiamo preparando il bando per il concorso di idee: entro metà settimana sarà pronto. Volevamo fare la nuova Macchina, e la faremo”.
L’opposizione ha ringhiato. Dentro e fuori l’aula del consiglio.
“Quale, la stessa opposizione che avrebbe voluto far slittare l’approvazione del bilancio? Mi piace ricordare che nel consuntivo che abbiamo votato ad agosto ci sono anche i 20 mila euro necessari per il concorso di idee per la Macchina di Santa Rosa. Senza quei soldi oggi non potremmo pubblicare alcun bando. Certo, su un tema così non mi sarei aspettato un atteggiamenti così ostile da parte della minoranza…”
Hanno detto anche che la commissione giudicante sarà composta solo da burocrati. E qualcuno addirittura avrebbe voluto un referendum popolare per scegliere la Macchina.
“Per il referendum non c’erano i tempi, senza neanche domandarsi dei costi. E la commissione non sarà composta da burocrati, ma da professionisti, come prevede la legge sugli appalti pubblici. Parliamo di due cose diverse: i membri indicati dagli ordini professionali proporranno una rosa, che io intendo allargare il più possibile affinché la scelta finale dei cinque elementi in giura sia più ampia possibile. Poi saranno i dirigenti del comune a individuarli. Architetti, ingegneri, professori universitari”.
Nessun membro del Sodalizio, nessun esponente della diocesi?
“L’interesse è che ci siano professionisti sensibili a tutti gli aspetti della festa: quello tecnico, naturalmente, ma anche quello della tradizione, quello religioso. Del resto anche tra i Facchini ci sono dei professionisti, così come negli ambienti vicini alla curia. Poi, dopo i 60 giorni della gara, il sindaco potrà dare anche un indirizzo, perché la Macchina, ricordiamocelo, è di proprietà del Comune”.
Si poteva comunicare meglio su questa vicenda? Magari già dal tribolato percorso in commissione?
“Può darsi. Ma i tempi erano stretti, come spesso capita in Italia. E il bando è fondamentale, a maggior ragione dopo che il presidente Zingaretti si era sbilanciato apertamente sul ruolo che la Macchina di Santa Rosa avrà ad Expo”.