Maglie gialloblu qui e maglie gialloblu lì, stesso sponsor, discipline e campi diversi, alla caccia però del medesimo obiettivo: vincere. La stagione sportiva entra a regime, e in questa domenica senza serie A (e dunque senza moviole né polemiche), varrà la pena dedicare qualche ora alle due maggiori squadre della città.
Il calcio, innanzitutto, perché la trasferta della Viterbese in quel di Genzano contro il Cynthia non è e non sarà la classica gita ai Castelli. Intanto, perché quella zona riporta brutte ferite alla memoria, e ancora freschi: vedi la figuraccia nella finale di Coppa Italia d’Eccellenza, lo scorso febbraio, nella fatal Frascati. E poi, soprattutto, visto che il passato è passato, perché oggi alle ore 15 ci sarà l’esordio in panchina di Fabrizio Ferazzoli, il tecnico romano che ad inizio settimana ha sostituito l’allenatore della promozione, Attilio Gregori. Il cambio era nell’aria da un pezzo, perché con Camilli bisogna stare sempre all’erta, e ora tocca a Ferazzoli assecondare la fame di vittoria della stessa proprietà e della piazza. “La cosa non mi spaventa – ha detto lui – e anzi, sognavo proprio una realtà impegnativa, ambiziosa e stimolante come questa”. Coraggioso, non c’è che dire. Da un punto di vista tecnico, Ferazzoli è una garanzia: gioco spettacolare, due vittorie di campionato sfiorate, la giusta flessibilità tattica. E infatti resta da vedere se oggi si affiderà al 4-2-3-1 (“Che è il modulo che preferisco, ma del quale non sono schiavo”, ha detto) o a quel 4-4-2 che tutti vorrebbero vedere e che Gregori non ha quasi mai dispiegato. Certo, la coppia Saraniti – Pippi davanti potrebbe segnare la svolta di questa squadra che è appena a quattro punti dalla vetta e che, come ha detto il presidente Vincenzo Camilli, punta ad arrivare fino in fondo: “Non sottovalutare l’Ostiamare – ha avvertito il massimo dirigente -, perché non è prima per caso, ma noi abbiamo allestito un impianto di alto livello, che con il rientro di Angelilli e l’arrivo di Gimmelli è ancora più forte”.
Oggi Genzano, dunque, contro il Cynthia che non punterà alla promozione ma che certo ha le sue carte da giocare (si veda il pareggio di domenica sul campo dell’Aprilia). Ferazzoli conosce bene i castellani: “Lo scorso anno col San Cesareo vincemmo 2-1, ma faticando. E’ difficile giocare a casa loro, specie per le squadre di vertice”.
Una curiosità: da questa domenica si può scommettere anche su alcune gare della serie D (solo con Snai). Per il girone G due le partite quotate: Ostiamare – Nuorese e Terracina – Olbia.
E veniamo al basket. Perché alle 18 al PalaMalè c’è lo storico debutto casalingo della Ilco Stella Azzurra in Dnb, il campionato conquistato sul campo lo scorso giugno. Un ritorno storico nella categoria per una piazza come Viterbo, che la vecchia serie B l’ha frequentata a lungo – e non da comprimaria – nei decenni scorsi. Molte cose sono cambiante, a partire dal gioco stesso, ma la Ilco intende fare la Dnb per restarci. La squadra è giovane, e la prima uscita (con sconfitta) di Montegranaro ha fatto capire che sarà durissima. Garanzie: l’esperienza di coach Fausto Cipriani, e due giocatori esperti come Umberto Meschini (in recupero dai problemi fisici) e Fabio Marcante, ala ex Orvieto ingaggiata in settimana per rinforzare il roster. Peccato che non sarà del match Andrea Meroi: il playmaker s’è infortunato nell’allenamento di rifinitura e le sue condizioni sono tutte da valutare.
E poi c’è il fattore campo, anzi parquet: oggi contro Fondi (che ha vinto la prima in casa contro la Luiss) si spera in un palazzo gremito e avvelenato come durante i playoff di Dnc, quando il sostegno del pubblico fu determinante per fare l’impresa. Quell’avventura meravigliosa non è certo finita con la promozione, semmai quello è stato solo il prologo. C’è tanta strada da fare, e battaglie.
Rossetti e compagni giocheranno con la nuova livrea che tradisce l’azzurro del club ma Ingresso a 5 euro, per chi non ha fatto la tessera d’abbonamento. E poi voce e cuore per quaranta minuti.