La proporzione di fratture di femore operate entro le 48 ore è passata nella Asl di Viterbo da una proporzione di intervento entro 2 giorni del 20% ad una proporzione superiore al 60%, collocando Belcolle tra le strutture ospedaliere che a livello regionale hanno registrato il più alto aumento in termini percentuali e livelli di qualità più alti. I dati sono stati resi noti dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza alla quale hanno preso parte il coordinatore della cabina di regia della Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, il direttore del dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale, Marina Davoli, e il direttore integrazione socio-sanitaria della Regione, Flori Degrassi.
Nel Lazio la proporzione è passata dal 14% nel 2008 al 48% nel primo semestre del 2014, aumentando dell’8% in soli sei mesi. L’intervento chirurgico effettuato entro due giorni è di fondamentale importanza. Riduce infatti di un quarto il rischio di mortalità ad un anno e della metà il rischio di sviluppare piaghe da decubito, riducendo inoltre la durata del dolore e le complicanze post-operatorie, così come i costi dell’assistenza sanitaria.
Assieme alla proporzione di fratture di femore operate entro 48 ore, i dati del primo semestre 2014 relativi all’attività delle strutture accreditate al Servizio Sanitario Regionale promuovono poi la Regione rispetto ad altri tre obiettivi inseriti nei criteri di valutazione dei direttori generali. Stiamo parlando dell’offerta di interventi di angioplastica primaria negli infarti acuti del miocardio, della degenza postoperatoria per colecistectomia laparoscopica e della proporzione di parti cesarei primari sul totale dei ricoveri. Un trend registrato già nel secondo semestre dello scorso anno. Un trend che si è consolidato nel primo semestre di quest’anno a testimonianza di un’inversione di rotta che la giunta Zingaretti ha dato e sta continuando a dare in uno dei settori strategici della nostra regione, centrale nella vita di ognuno di noi.