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Euro, migranti e capannoni: ci pensa la Lega

Umberto Fusco

Umberto Fusco

Correte e scappate, perché sono arrivate le camicie verdi, magari da abbinare coi pantalon turchini, alla faccia di quello sfigato di Garibaldi. Già, verdi e tosti, quelli della Lega, come si evince dal comunicato stampa che esordisce così: “Lega Federalista si conferma un movimento gradito e seguito dai viterbesi”. E cacchio, scusate se non ce n’eravamo accorti.

Il tutto per raccontare al popolo bue del convegno della Lega Federalista che si è svolto mercoledì scorso alle Terme dei papi (Vaticano ladrone). Un convegno che sarà pure “iniziato con forte ritardo”, come ammette il resoconto, ma poi fino alle 22 ha regalato una raffica di ricette vincenti per risanare questo malandato Paese a cui è stato imposto il nome di “Italia”.

Maurizio Pinna ha aperto i lavori, trattando ben due argomenti: il problema migranti e Mare Nostrum. Un problema sentitissimo, se è vero che già in settimana altri due esponenti della destra locale s’erano azzuffati sulla questione, adesso si spera che l’analisi leghista (con tanto di cifre, dice il comunicato) avrà risolto una volta per tutte la faccenda, non solo a livello viterbese, ma anche italiano, europeo, mondiale e interstellare. Secondo punto eviscerato da Pinna: una proposta di onorificenza per quei due carabinieri che qualche mese fa sventarono – coraggiosamente – un tentativo di rapina in un supermercato di Viterbo. Al senatore della Lega Nord Sergio Divina, il compito di agevolare l’iter della pratica. E siamo tutti con lui: daje, come dicono a Bergamo.

Maurizio Pinna

Maurizio Pinna

Arrivati finalmente gli altri parlamentari da Roma (qui in Terronia si percorrono ancora antiche e scomode strada consolari come la Cassia, mica c’è la Bre.Be.Mi.), Umberto Fusco ha aperto i lavori. E ha annunciato che sabato, cioè oggi, sarà con un pullman di viterbesi a Milano per partecipare alla manifestazione contro l’Euro: un apporto fondamentale, quello della Tuscia, per la riuscita dell’evento e per farne avvertire tutto il peso e la pressione fin nelle stanze del Potere di Bruxelles e Strasburgo. Non solo: globale e locale come al solito, Fusco ha presentato anche la prossima apertura a Viterbo “di uno sportello per offrire un riferimento e consulenza ai giovani e agli imprenditori circa le opportunità che attualmente si possono avere in ambito europeo”. Come dire: l’Euro non lo vogliamo, ma se l’Europa ci dà una mano non ci fa certo schifo. Vorrà dire che cercheremo il primo sportello di cambio per tramutare gli euro in carlini, o in dobloni, o in ghinee.

Infine, la parola ai senatori leghisti. Che oltre ai soliti argomenti (euro, migranti, euro, migranti, sicurezza) si sono soffermati sulle “varie attività del premier Matteo Renzi in merito alle sue straordinarie capacità di barare, facendo apparire i suoi conteggi e soluzioni esattamente l’opposto del risultato che produrranno”. (Avranno avuto bisogno di diverse calcolatrici per arrivare a questa conclusione). “Manovre astute, camuffate da apparenti sgravi o elargizioni – conclude il comunicato – che gli italiani saranno costretti a restituire, sotto altre forme, maggiorati, in particolare attraverso le varie imposte, specie comunali, applicate alle abitazioni e capannoni”. Già, i capannoni: sa quanto ci pago di tasse sul capannone, al giorno d’oggi, signora mia? Mettete dei fiori nei vostri capannoni. Al verde ci pensano loro, i leghisti viterbesi e di tutto il mondo.

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