Una programmazione eventi efficace e condivisa come strategia per attirare turisti e investitori. E’ questo il tema centrale della conferenza comprensoriale del Gal Etrusco Cimino che si è svolta presso la sede della Comunità montana dei Monti Cimini a Ronciglione. Un incontro tra le diverse realtà dei comuni facenti parte del Gal, ma anche un momento di confronto con due esempi virtuosi di cooperazione sul territorio appartenenti ad altre regioni, seppure geograficamente non così distanti: Umbria e Toscana. Dopo i saluti del sindaco di Ronciglione, Alessandro Giovagnoli, che ha posto l’accento sulla voglia di crescere, per i territori della Tuscia, come necessità, proprio in un momento di crisi così profonda, ad aprire l’incontro sono stati sia Paolo Fiorenzo, presidente di Click, società cooperativa sociale incaricata dell’animazione del Gal etrusco Cimino, che ha esposto il lavoro certosino con cui sono stati coinvolti i sei comuni partecipanti, sia Petronio Coretti, presidente del Gruppo di Azione Locale cimino. “Dobbiamo cercare di lavorare in anticipo sulla nuova fase di programmazione europea, – ha spiegato Coretti – anche perché siamo ancora nei tempi per definire una strategia migliore di quella passata, ma, a riguardo, risulta alquanto decisivo che il territorio sia protagonista a tutti gli effetti, attraverso una forte condivisone della mission da parte di tutti gli attori di questo processo”.
La seconda parte dell’evento ha visto solo alcuni di questi protagonisti presentare la programmazione annuale degli eventi sul territorio, con un’attenta analisi dei punti di forza e di debolezza. In particolare, gli assessori al turismo dei Comuni di Sutri e Ronciglione, Martina Salza e Fabio Troncarelli, e il delegato del comune di Carbognano, Lorenzo Lo Cascio, presidente dell’associazione micologica dei Monti Cimini, hanno sottolineato la grande forza di questo territorio nel suo patrimonio storico, naturalistico, archeologico ed enogastronomico, ma anche le sue forti criticità dovute alla mancanza sia di un’adeguata comunicazione ed informazione sugli eventi, sia della volontà di coordinarsi per evitare di sovrapporsi, danneggiandosi l’un l’altro.
“La valorizzazione di un territorio passa attraverso lo sforzo di tutti” è, invece, proprio il messaggio di cui si sono fatti portavoce i due ospiti dell’incontro, Pierangelo Bianchi, vicepresidente del Gal Alta Umbria, e Stefano Biagiotti unitamente a Patrizia Cerri, rispettivamente consigliere e art director della Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei Sapori della Valdichiana senese, che hanno chiuso la terza e ultima parte della conferenza assieme a Francesco Monzillo, segretario della Camera di Commercio.
Se dall’Umbria è stato portato l’esempio di totem multimediali che, al passo con i tempi, rendano fruibili le informazioni turistiche attraverso l’uso di qualsiasi mezzo tecnologico moderno, smartphone o tablet che sia, dalla Toscana è stato illustrato il PassKey, un Art Festival che grazie alla collaborazione di cinque comuni ha realizzato in pochi giorni e, in proporzione, con poche risorse economiche, poco più di 40 mila euro, una serie consistente di eventi: 5 degustazioni, 4 laboratori, 11 mostre d’arte e 5 spettacoli teatrali. Un modello di cooperazione vincente che ha aperto la strada anche ad un marchio di qualità sul territorio, proprio quello già realizzato a Viterbo e provincia, il Marchio Tuscia viterbese, ad opera della Camera di Commercio.
“Il marchio collettivo Tuscia Viterbese – ha spiegato infine Francesco Monzillo – costituisce uno strumento efficace di marketing territoriale perché identifica una specifica area geografica e ne esalta le peculiari caratteristiche produttive, ambientali e culturali. La giusta direzione per promuove il territorio e, al contempo, fare da traino ai diversi turismi e produzioni che ne fanno parte”.