Dopo aver letto ciò che recita il cartellone, altro non si può dire se non: viva la Fita. Ovverosia la Federazione italiana teatro amatoriale. E guai a pensare male. Che fa anche rima.
Ci siamo. La tradizionale stagione dei non professionisti (che poi…) al San Leonardo è bella che servita. Si parte questa domenica e si va avanti nel consueto giorno di riposo fino al 30 di novembre. In orario pomeridiano. Otto serate per sette fine settimana. L’ultimo dei quali offre un doppio spettacolo. Con antipasto il sabato (9.30 dicono, speriamo intendano 21).
Il diciannovesimo premio città di Viterbo apre le danze con i Tredici, provenienti da Norcia (Perugia). Per il battesimo è previsto “Il padre della sposa”. Segue il Gruppo il Mosaico di Treviso con “Bella e la bestia”, prima novità del 2014. “Abbiamo inserito una favola per bambini – dice per l’organizzazione Bruno Mencarelli – da zero a cento anni però. Un’autentica gemma proposta da una delle migliori realtà dello Stivale. Sarà un piacere ospitarli”.
Il due di novembre tocca a “Maria Stuarda”. Gli attori, Compagnia dell’Accadente, partono da Forte dei Marmi (Lucca) con sottobraccio il premio Fitalia 2014. Altra eccellenza, quindi. Più vicini, ma non meno bravi, gli Anta & go! Civitavecchiesi alle prese con “Filumena Marturano”. Quelli del 16 novembre invece parrebbero greci. Ma è solo l’ubicazione che inganna. Poiché Thiene sta in provincia di Vicenza (che è comunque un bel viaggio). In più il nome non lascia dubbi: “Agnese di Dio”, del Circolo la Zonta.
La Corte dei folli di Fossano, provincia di Cuneo, svela a ruota “Piccoli crimini coniugali”. Ed eccoci al piatto forte. Sabato 29 (chiaramente sempre novembre). Sul palco Les apprentis comediens. Da Dijon, Francia. Cugini sbarcati in Italia per mostrare “La soeur du Grec”.
“E per questa puntata siamo ci siamo messi in contatto con tutti gli istituti superiori che studiano francese – prosegue Mencarelli – ci sembrava un’opportunità carina. Non solo, a proposito di scuole, l’istituto Francesco Orioli ha provveduto al cartellone. Con un concorso interno. Venti ragazzi sono arrivati in finale, e noi abbiamo scelto quello ufficiale. Che oltre ad essere bello graficamente è anche ricchissimo. Manco alla Scala”.
Chiude la rassegna, chiaramente dopo la serata di gala e la premiazione, la Faul locale. Che regala ai presenti “Non una donna in più!” in previsione delle trenta candeline da piazzare sopra la torta nel vicino 2015.
Comunque. Dieci euro lo standard. Sette il ridotto. Cinque ai soci. Prevendite disponibili all’ufficio turistico di via Ascenzi. Info al 0761.325992.
E buon divertimento.
Che domeniche col teatro amatoriale
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