Un risultato largamente annunciato, ben prima che diventasse effettivo grazie all’abbassamento del quorum. Semmai, la novità rispetto alle previsioni sta nel fatto che Domenico Merlani, nel percorso d’avvicinamento alla elezione a nuovo presidente della Camera di commercio di Viterbo, è riuscito ad allargare ancora un po’ il consenso. Finale, nel voto di ieri mattina: diciotto voti per Merlani, 10 per lo sfidante Mauro Barlozzini. E in attesa dell’elezione della giunta, prevista per il 28 ottobre, il nuovo presidente non si lascia andare né a toni trionfalistici né a promesse specifiche.
“Sarebbe impossibile, almeno in questa fase – dice Merlani a Viterbopost – Non posso fare un discorso programmatico, almeno finché non ci sarà la nuova giunta, ma posso però fare un discorso politico. Perché la situazione è chiara, ci troviamo in una congiuntura economica particolare, alla quale si aggiunge il taglio dei fondi per gli enti camerali decisa dalla riforma della Pubblica amministrazione. Morale: meno risorse, più problemi da affrontare”.
Da qui la scelta precisa di puntare tutto sulla condivisione, ad includere piuttosto che a dividere, in un ambiente complesso ma anche fondamentale come quello della Casa delle imprese viterbesi: “La fase dello scontro, del dibattito, si è già esaurita durante la campagna elettorale – rileva Merlani, che è anche presidente di Unindustria – Ora è il momento di fare squadra, di remare tutti nella stessa direzione. Credo che questa necessità, perché di necessità si tratta, sarà recepita facilmente da tutte le parti. Ognuno rappresenta le sue categorie, d’accordo, ma l’allargamento del consenso, la collaborazione, sarà un passo inevitabile affinché la Camera di commercio possa lavorare al meglio”.
Perciò, nessun timore – almeno da parte di Merlani – in vista della composizione della giunta, martedì 28 ottobre: “E’ un aspetto che metterei in secondo piano – dice il neo presidente, che ha ringraziato calorosamente anche il suo precedessore Ferindo Palombella – perché col sistema proporzionale c’è già una maggioranza. Ma soprattutto perché auspico la massima collaborazione da parte di tutti”. Come dire: il momento del confronto dialettico è finito, non resta che concentrarsi sull’azione. Anche perché l’economia viterbese ne ha davvero bisogno.