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Un mercatino tutto di giocattoli

pratogiardino

L’ingresso di Pratogiardino

Molto spesso anche tra parenti ci si conosce poco. Così può capitare che la zia di turno regali per Natale, al nipote ormai quasi ventenne, un robot che spara missili e emette suoni infernali. E che soprattutto non serve a nulla. Se non a occupare spazio inutile e ad accrescere tensioni tra consanguinei. Ecco, questa è la giusta opportunità per disfarsene. Tanto del robot, quanto di qualsiasi altro maledettissimo accrocco fastidioso.

L’associazione di promozione sociale Maga Va (ognuno si chiama come meglio crede) mette in piedi per questa domenica il Mercatino dei riuso del giocattolo. Il tutto dentro Pratogiardino e all’interno della manifestazione Green city 2014. L’idea è quella di far allestire ad ogni bambini il proprio banchetto. Le trattative sui prodotti da esporre invece rimangono riservate e relegate al buon rapporto genitori-figli. Si parte alle 9.30.

“Sarà un’occasione per trascorrere una giornata di festa all’aria aperta per tutta la famiglia – comunicano i vertici associativi – in compagnia di esperti operatori, in uno spazio pubblico nonché protetto, in cui i bambini potranno autogestirsi. Ma anche un’opportunità per i più piccoli di toccare con mano il valore degli oggetti. Tanto quello affettivo, quanto quello strettamente economico. Di operare una scelta di ‘vendita’, di acquisto o di scambio in assoluta autonomia”. Mamme e papà possono pertanto stendere tranquillamente le ossa sulle panchine del bar.
Giacché l’occasione è ghiotta comunque, cosa si può portare? Non solo giocattoli, chiaramente. Ma pure vestiti, videogiochi, carte fantasy, libri o fumetti. Roba dismessa. Da cedere ad una cifra simbolica, da barattare o magari da regalare.

Altra domanda. Come si può partecipare al mercatino? “Svuotate armadi, cassetti, bauli, soffitte e cantine – prosegue lo staff – scegliete cosa non vi piace più. Ideate il vostro banchetto. Potete usare un lenzuolo, un telo, un cartone, un tavolinetto o uno scatolone. E correteci a trovare”.

Ci sarebbero infine anche da sganciare un paio di euro sotto forma di contributo. Ma mai cifra potrebbe essere investita meglio, al fine di disfarsi di quel robot infernale regalato dalla zia.

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