Sabato scorso, presso la sala regia di Palazzo dei Priori si è tenuto il convegno “Ri_conoscere Santa Rosa”, organizzato dal Comune, in collaborazione con il Centro studi Santa Rosa, Centro diocesano di documentazione e con il patrocinio delMibact, di Provincia, Diocesi, Sodalizio Facchini di Santa Rosa, Fondazione Carivit, Archeotuscia,
Vorrei ringraziare il Centro studi Santa Rosa, per aver voluto organizzare con noi questo convegno di elevata qualità e cultura, che ha visto la sala Regia affollata, ma soprattutto con ospiti rapiti dalle immagini e racconti innovativi.
Dopo il saluto istituzionale dell’assessore Antonio Delli Iaconi e seguito il mio intervento introduttivo, che ha sottolineato lo scopo dell’iniziativa (riportare l’attenzione su Santa Rosa, valorizzando il ricco patrimonio di ogni genere conservato negli archivi, soprattutto in quelli del monastero delle Clarisse di Santa Rosa), siamo partiti con la relazione della professoressa Giovanna Casagrande, docente università di Perugia, presentata da Attilio Bartoli Langeli, presidente Centro studi santa Rosa, con “ Carta canta” che ha mostrato in video circa 70 manoscritti antichi in fase di restaurazione conservati dalle monache di clausura da più di 750 anni.
Barbara De Dominicis si è occupata invece dei manufatti tessili, delle reliquie, dei dipinti, su cui viene effettuato uno studio, riportandoli al loro antico splendore, e anche della loro storia, sucome si lavoravano e chi li acquistava.
Le monache infatti erano già in grado di ideare e tracciare disegni nel campo del ricamo e molte delle loro produzioni venivano apprezzate anche dal mercato laico. Gli studi si sono basati sull’esame di numerosi paramenti sacri e arredi che si sta cercando di catalogare. Si cerca altresì di ricostruire il ricamo e cucito all’interno del convento. Tutto quanto detto è stato mostrato attraverso delle slide, che riproducono paramenti sacri e lavori tessuti con ricami in oro e argento. In molti di questi lavori, predominavano le rose, o la figura della Santa.
Ha concluso l’intervento il sindaco Leonardo Michelini, rivolgendo un ringraziamento al Centro studi Santa Rosa per il lavoro certosino e mirato, per portare a conoscenza la cittadinanza di tante piccole e importanti notizie, fino ad ora sconosciute.
Il mio sentito grazie, è andato a chi lavora nell’ombra, ossia all’amica Eleonora Rava, sempre frizzante e ricca di iniziative, con la quale tra l’altro abbiamo deciso di fare un percorso insieme, iniziando con un bando europeo e altre sorprese.
L’incontro è terminato con una gustosa degustazione di prodotti viterbesi offerti da Cimina Dolciaria di Capranica.