17112024Headline:

Due maestri in scena a Quartieri dell’arte

Franco Zeffirelli sarà presente come voce narrante

Franco Zeffirelli sarà presente come voce narrante

In Francia ancora venerano la B.B. In Germania qualcuno si ostina con H.H. A Viterbo invece questo weekend si esibirà G.G. Quindi tutto sommato ce ne possiamo stare. G.G. Giancarlo Giannini. Uno splendido settantaduenne. Attorone dello Stivale, che doman e domenica (ore 21) si presenterà a Palazzo papale, per deliziare il pubblico con ciò che meglio gli riesce. Recitare. E di fianco a lui, come voce narrante (non presente) sua maestà Franco Zeffirelli. Il maestro. Nelle vesti democratiche di Dio in persona. “Un grande uomo che ha subìto alcune stupidità gratuite da parte di certe figure viterbesi, ma rimane molto legato alla nostra città”, così lo presenta la direzione, forse alludendo ad una vecchia storia di bozzetti per la Macchina di Santa Rosa.

Il contenitore è quello denominato Quartieri dell’arte. Il tema principe è la riproposizione di “una grande tradizione che ebbe nel capoluogo della Tuscia il suo apice durante il Rinascimento”. Da leggere tutto d’un fiato.
Sul palco “Vita di Maria Vergine”. Opera con un sacco di maiuscole rivisitata da Gian Maria Cervo. E tratta dalla vena creativa di Pietro Aretino.
Il prodotto si rifà a due storiche rappresentazioni, che costituiscono i  principali riferimenti di questo allestimento. La grande processione del Corpus Domini del 1462, commissionata da Papa Pio II. E la rappresentazione della “Passione” del 1582, con le persone più in vista della Viterbo dell’epoca protagoniste del dramma.
 Aretino, compose il tutto mentre era in contatto con la poetessa Vittoria Colonna, che bazzicava la zona nostra. Ecco quindi l’ottimo spunto per avviare questo processo creativo di rispolvero.
Oltre al signor G.G. e al Maestro poi, questo fine settimana si potrà godere pure della regìa di Adriano De Santis. Altro colosso, più volte spalla a spalla proprio con Giannini. Mentre le luci sono affidate a Luigi Biondi. Silvia Perelli ai movimenti di scena.
“Vita di Maria Vergine è una Divina Commedia a cui si aggiungono un patetismo e uno psicologismo di gusto rinascimentale – dicono da dietro le quinte – Aretino si preoccupa, nella composizione, di calare il suo descrittivismo pittorico in una struttura narrativa dai ritmi serrati. Concepita per avvincere. Un affresco dell’epoca tradotto in parole. Nel quale lo stesso autore non manca di citare i debiti di ispirazione che contrae con i grandi della pittura”.
E buon divertimento.

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1 Commento

  1. piff ha detto:

    secondo me è mejo la friday night fever…

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