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Dal Mini Festival a “X Factor”

Dario Guidi

Dario Guidi

Si chiama Dario Guidi, ha 20 anni e vive a Fabrica di Roma. E’ l’ultimo dei grandi talenti canori che – dopo aver debuttato al Mini Festival di Viterbo – si accinge ad affrontare nuove e più grandi avventura musicali in campo nazionale. Assistere ad una sua esibizione “live” è emozionante. Ad una grande voce – che ha imparato ad usare in maniera egregia – Dario unisce una capacità interpretativa, una gestualità ed una mimica facciale fuori dal comune. Da qualche anno, poi, ha iniziato a suonare uno strumento un po’ particolare. Quando ci accompagna le sue canzoni, in effetti, diventa un “fenomeno” di difficile catalogazione nel nostro Paese, un caso forse unico. Sarà per tutte queste cose messe insieme, che Dario è stato selezionato per partecipare alla prossima edizione di X-Factor, che andrà in onda dal 18 settembre prossimo, alle ore 21,00, su Sky Uno.

Proviamo a conoscerlo un po’ meglio.

Bene, Dario, hai solo vent’anni, ma già un bel po’ di esperienza artistica, dico bene?

Diciamo di sì, anche se non ho iniziato a cantare proprio da “bambino”. La prima esperienza importante, che ho fatto all’età di 14 anni, è stato proprio il Mini Festival di Viterbo, una grande emozione.

Se non ricordo male, andò piuttosto bene…

Alla grande! Vinsi subito nella categoria “intermedia”, se non sbaglio cantando “Il mare d’inverno”. Fu una grandissima emozione. Poi, nel 2011, vinsi anche nella categoria dei “grandi”, con una canzone misconosciuta, intitolata “Il passo silenzioso della neve”…

Ricordo che non la conoscevo neanche io. E poi?

Poi ci sono stati altri concorsi, molti dei quali vinti.

Non dubito. Dicevo prima che vederti su un palco è emozionante anche per il modo in cui interpreti i brani che canti…

Questo perché, insieme al canto, ho sempre coltivato anche la passione per il teatro. Recito nella compagnia “Il Cerchio Invisibile”, diretta da Sandro Nardi, con i cui progetti abbiamo vinto molti concorsi; vorrei ricordare lo spettacolo “Barbablù”, contro il femminicidio, che ci ha portato il “Premio Speciale della Giuria” al Festival del Teatro Sociale di Castrocaro e che replicheremo presto a Orte.

Dopodiché arriviamo al tuo ultimo grande amore (artisticamente parlando)…

Sì, collegato al resto, ovviamente. Da quattro anni ho iniziato a studiare musica e, dovendo scegliere uno strumento, ho scelto… l’arpa celtica.

Quello che tutti ci aspettavamo da te!

La decisione è nata dalla mia passione per la musica celtica e per la voglia di proporre, musicalmente, qualcosa di nuovo, di alternativo in Italia, visto che i cantanti di oggi sembrano tutti omologati. Abbiamo perso i vecchi cantautori e interpreti di un tempo, quelli di cui ancora ricordiamo i nomi e che non scorderemo mai.

La premiazione al Mini festival

La premiazione al Mini festival

Sottoscrivo in pieno, e confermo che è davvero suggestivo sentirti e vederti cantare mentre ti accompagni con questo strumento straordinario! Ma, fino a “ieri”, tu stavi facendo qualcos’altro…

Sì. “Teatro Azione” è il nome dell’Accademia di recitazione che sto frequentando, diretta da Isabella Del Bianco e Cristiano Censi dal 1983, in cui sono entrato l’anno scorso come studente di primo anno. E’ una scuola meravigliosa, ho trovato un clima fantastico con i miei colleghi e con gli insegnanti, ed è fantastico quando puoi davvero dedicarti appieno a ciò che ami di più.

Vai Dario… siamo arrivati ad oggi.

L’idea di provare X-Factor, quest’anno, è nata per caso, ho deciso di andare a fare i provini all’ultimo minuto. E’ stata un’esperienza fantastica ed emozionante… dal 18 Settembre, su Sky Uno, potrete vivere con me tutto quello che è successo fino ad ora e sperare che io riesca a passare tutte le fasi di eliminazione fino a quella finale.

Puoi anticipare qualcosa?

Ovviamente no. Ma la cosa davvero bella è stata che ho potuto essere me stesso, cantare miei brani, presentarmi con l’arpa. E’ un programma veramente ben fatto, serio e professionale… addirittura meglio del Mini Festival, ahahah!!

L’immaginavo. Ma perché noi non andiamo in televisione.

Anche per quello. Ora come ora, sono una bomba di energia e non vedo l’ora di riguardarmi in tv. Il mio desiderio più grande sarebbe che questo sogno televisivo possa andare avanti fino alla fine. Nel caso in cui ciò non avvenga… beh, prenderò il meglio da questa esperienza, che mi ha fatto crescere tantissimo e mi ha permesso di conoscere cantanti, musicisti e, soprattutto, amici veri con cui spero di non perdermi di vista.

Come diceva qualcuno, quindi: comunque vada, sarà un successo?

Sì, in ogni caso andrò avanti più carico di prima, cominciando il mio secondo anno in Accademia e continuando a trattare la musica come una delle mie più care amiche.

Siamo in conclusione. Più emozionato adesso o al primo Mini Festival di Viterbo?

L’emozione credo sia rapportata all’età e all’esperienza. Sono emozionatissimo ora, come ero emozionatissimo, sei anni fa, al mio primo Mini Festival.

Speriamo che andrà come al primo Mini Festival, allora. In bocca al lupo, Darie’, siamo tutti con te!!

Grazie.

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