E’ un altro tassello del puzzle che sta andando a posto, laddove il puzzle è quello del centro storico, bello e fragile e dunque bisognoso di cure, e di azioni concrete. L’assessore Alvaro Ricci presenterà oggi in commissione il nuovo regolamento per la riqualificazione delle facciate degli edifici. Un progetto complesso, che va a modificare il codice stilato da Palazzo dei priori nel 2006. “E che riguarderà non solo il centro storico del capoluogo, ma ovviamente anche quelli delle frazioni”, promette Ricci.
Attenzione, perché non è soltanto una questione estetica, ma un passaggio fondamentale di quella delibera di indirizzo varata ormai un anno fa dall’amministrazione Michelini e che ha già portato alla realizzazione di una zona a traffico limitato durante i fine settimana e allo sgombero delle piazze dalla auto. Ricci e l’ufficio speciale per il centro storico ora sono pronti a mettere sul tavolo anche questo intervento.
“Abbiamo modificato il vecchio regolamento in certi aspetti che non ci convincevano – spiega Ricci, che oggi lo presenterà in commissione e che spera di arrivare all’approvazione del consiglio comunale entro la fine dell’anno – Intanto, prima si parlava genericamente di edifici in zona A, una identificazione troppo vaga. Abbiamo voluto indicare con più precisione i centri storici, per circoscrivere gli interventi. Non solo: abbiamo abolito il contributo minimo, che di fatto limitava l’aiuto dei finanziamenti pubblici ai privati soltanto ai lavori più grandi: ora non c’è più una cifra limite, ma il Comune contribuirà per il 20 per cento qualsiasi intervento, fino ad un totale di 10 mila euro. Dunque, se un cittadino esegue lavori per diecimila euro, potrà ricevere da noi duemila euro, se li farà per cinquantamila può sperare di averne diecimila. Senza dimenticare i finanziamenti dello Stato, che possono arrivare al 50 per cento dei costi totali”. Così da coprire sia i grandi sia i piccoli interventi sulle facciate.
Ma Ricci e il suo staff hanno anche pensato a marcare il territorio: “Nel senso che verranno privilegiati gli interventi contigui, penso a tre o quattro facciate sulla stessa via, così come gli edifici più importanti, di pregio, specie nell’area monumentale e sulle piazze, avranno un occhio di riguardo”. E i soldi? “Ci sono – assicura l’assessore – Trecentomila euro in tre anni già sono a bilancio, mi auguro che bastino a coprire tutte le richieste che arriveranno, e spero che ne arrivino tante, perché sarebbe un modo per dimostrare l’affetto dei viterbesi nei confronti della loro città”.
Anche perché l’aspetto della città è sì un biglietto da visita nei confronti dei turisti e dei visitatori, ma comincia ad essere anche una questione di decenza, di decoro, e certi scempi visti sulle facciate viterbesi hanno francamente stancato. L’impressione è che anche in termini di ornato da Palazzo dei priori si voglia dare una svolta. Anche a colpi di multe e di ordinanze.
“Vogliamo ridare luce e splendore alle nostre vie, alle nostre piazze e alle nostre case”, dice Ricci. Che oggi cercherà di convincere i colleghi della terza commissione, prima di portare il regolamento anche in prima commissione (competente su tutti i regolamenti) e infine al voto in consiglio comunale.