Questa sera alle ore 21,30, nel Palazzo Baronale di Sipicciano, va in scena lo spettacolo “Pane olio e vino”, storie di terra, ideato da Gianni Abbate. Sarà un’anteprima e la presentazione della nuova rassegna “Calanchi da mangiare”, curata dall’Officina culturale della Regione Lazio “I porti della Teverina”.
In “Pane, olio e vino”, si ritrovano le più belle poesie di tutti i tempi, le storie, le leggende e i suoi aneddoti, per scoprire quei sapori della terra che ci accompagnano da millenni. L’origine del pane risale al paleolitico, mentre la figura del fornaio la ritroviamo per la prima volta nell’antico Egitto, anche quella dell’olivo si perde nella notte dei tempi. Si pensa che provenga dall’Asia Minore, da dove poi si è diffuso, nel corso dei millenni in tutto il bacino mediterraneo.
L’omaggio al vino, invece, la bevanda per eccellenza che ha accompagnato l’uomo nei secoli, parte da Dioniso o Bacco, dalla sua nascita prodigiosa dalla coscia di Zeus e di come insegnò agli uomini l’arte di inebriarsi col mosto fermentato. Così nel recital troviamo versi d’Alceo e Archiloco, per passare poi a Catullo e ancora salendo nei secoli a Gioacchino Belli, Charles Baudelaire, Borges, naturalmente Neruda, fino ad arrivare ad un inedito Eduardo. Per questo spettacolo emozionante e a dir poco inebriante, troviamo in scena Gianni Abbate e il Maestro Fabio Barili alla chitarra classica.
Ci saranno ottimi vini da degustare della Tenuta Le Velette e dell’Azienda Paolo e Noemia D’Amico. Lo spettacolo è gratuito e in caso di pioggia sarà effettuato nell’Ecomuseo.
Info: 3471103270 – www.iportidellateverina.it