Parola d’ordine per allevatori e cooperative la sinergia. Quella sana, scevra da condizionamenti e rendite personali, che, per esempio a Roma, nelle mense scolastiche del Comune, ha permesso di inserire l’abbacchio romano e la ricotta romana grazie ai progetti e all’azione della Coldiretti a vantaggio di tutti in primis i piccoli consumatori. Da questo assunto sono partite le riunioni volute da Coldiretti Viterbo sul territorio provinciale per il settore ovino. Un segmento produttivo che annovera numeri di rispetto: 327.000 capi ovini e si producono oltre 17 milioni di litri di latte ogni anno e dove Coldiretti intende provare ad attuare anche azioni di miglioramento. Prima fra tutto le informazioni grazie alle quali non perdere premi per gli allevatori ed azioni utili a rilanciare il settore.
Si sono svolte, nelle scorse settimane, tre delle quattro riunioni predisposte ed organizzate da Coldiretti Viterbo per fare chiarezza, spiegare programmi ed attività e, soprattutto, per ascoltare direttamente dai pastori i problemi contingenti. Dopo l’incontro a Canino (alla presenza anche del sindaco sempre vicino alle attività di Coldiretti) e a Montefiascone (entrambe partecipate in modo importante) la terza riunione si è svolta, con successo e partecipazione, presso la sede provinciale di viale Baracca.
Nel nostro stile manteniamo gli impegni con i soci e in questo caso con gli allevatori ovini. A seguito del rinnovo dei vertici dell’abbacchio romano avevamo detto che ci saremmo impegnati ad organizzare momenti di confronto e lo stiamo facendo. Dobbiamo ringraziare il presidente del Consorzio di tutela dell’Abbacchio Romano, Claudio Celletti che con il referente del Copal, consorzio di produttori ovini, voluto da Coldiretti Lazio, sta partecipando ai lavori in un momento delicato e particolare. Per noi è naturale incontrare e confrontarci con soci e non, per declinare azioni e attività ed ascoltare le varie problematiche. In questo caso il consorzio per la tutela dell’abbacchio romano ha bisogno delle organizzazioni e noi siamo come al solito pronti a fare la nostra parte con i nostri numeri e mai con una vuota demagogia.
In passato a causa di disinformazione e negligenza gli allevatori hanno perso soldi e premi. Questo non è tollerabile. A livello provinciale abbiamo già attivo uno sportello dedicato ai pastori ma a settembre istituiremo ulteriori punti di informazione nei nostri uffici presenti in tutto il territorio. A cominciare da Canino, dove Coldiretti sta implementando struttura e personale per rispondere al meglio agli imprenditori, ma anche a Montefiascone, Farnese e nelle altre località dove insistono la maggior parte degli allevamenti, inviteremo quanti iscritti al consorzio per regolarizzare posizioni e illustrare opportunità e vantaggi.
Agli incontri, comunque, proprio Celletti ha spiegano il cambio di passo impresso in questi mesi.