Rossana Casale
Stasera si omaggia G a Bagnoregio. E non il punto, per quanti avessero pensato che si trattasse d’una rassegna cinematografica a luci rosse. Bensì il signor G. Quel mostro sacro di Giorgio Gaber. Attraverso l’ugola d’oro di Rosanna Casale (altro monumento di casa). E all’interno del contenitore “Notte in jazz”. Naturalmente messo su dalla folle cricca del Tuscia in jazz. Che in area bagnorese, nonostante il clima subtropicale, sta sciorinando concerti su concerti. E tutti di gran livello. Appena ventiquattro ore fa infatti sul palco ci stava un terzetto da brividi. Scott Colley, Donnie Mc Caslin e Marcus Gilmore. Note internazionali. Servite a biglietto gratuito. Contrabbasso, sassofono e batteria. Sei, tra le mani più prestigiose del mondo.
La Casale si esibisce a Civita. Con il suo “Il signor G e l’amore”. Tentando di riempire ancor più del Servillo 2013.
Al termine della performance dell’artista, spazio alle jam session all night long. Con Aldo Bassi e il suo “Metal jazz trio”, che ospiterà Elisabetta Antonini, Donni Mc Caslin, Scott Colley, Kevin Hays, Marcus Gilmore, Gegè Munari. Praticamente la crema del cartellone Tuscia in jazz festival. Il tutto a 10 euro per la prima parte. Cinque per la seconda. Con posti limitati (dato lo spazio) a 1200 unità.
E per quanti non ci fossero, l’appuntamento (sempre di spessore) è rimandato a domani. Con Omar Sosa in “piano solo”. Grassissima consolazione. Corredata dalla consueta jam di chiusura.
“Temperature a parte siamo soddisfattissimi – ci scherza sopra il direttore Italo Leali – Abbiamo 140 allievi da tutto il mondo. Tanto per fare un esempio, il premio Metaenergia se lo è aggiudicato una batterista canadese. Incredibile”.
Il punto però da sviscerare, che poi è sempre il solito, è il seguente: quanta gente gira? “Nelle due sole date a pagamento siamo intorno alle 1000 teste – prosegue – nelle altre serate minimo duecento. Renderemo tutto pubblico a breve. Come i bilanci, del resto”.
Contrariamente a quanto si possa pensare quindi la qualità paga. E in termini di riscontro effettivo. E in termini di visite. Quindi di turismo. Che poi sarebbe ciò a cui tutti auspicano. Almeno stando alle dichiarazioni dei politici di turno.
