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Nella Tuscia è ancora tempo di feste e sagre

sagra-del-cinghialeA Vasanello ci sta San Vittore. Che è un martire, e non un carcere. Detto ciò, va rimarcato il fatto che lo si festeggia con un fitto programma. Si parte domani, tirando dritti fino a lunedì. E tra le mille cosette previste, senza ombra di dubbio la chicca è rappresentata dal concerto di Fiorella Mannoia. Unica data del centro Italia per la riccioluta, prima dell’approdo verso il grande sud. Con la certezza che andrà sicuramente meglio che a Montalto lo scorso anno (qui non si paga). L’appuntamento è previsto per le solite 21.30, in viale Del ruscello. E in ballo ci sta la presentazione del nuovo album “A te”, dedicato alla memoria di Lucio Dalla. Più i classici. Gli evergreen. E tutto ciò che Rosalba concede di volta in volta agli aficionados.
Ma non di sola musica si vive. Per tirare innanzi occorre anche mangiare.

Ecco quindi un paio di sagrette che ormai tempestano la Tuscia come le cavallette in quel periodo lì lungo l’Egitto. Si parte da Bomarzo. Giovedì, venerdì e sabato tutti con le zampe sotto i tavoli per un tributo alla focaccia. Perché proprio la focaccia? Verrebbe da chiedersi. E soprattutto, perché organizzato dalla società sportiva? Ci pensa Sandro Bannella a sciogliere ogni dubbio. “Si tratta di un evento che in Umbria riscuote un ottimo successo – dice il presidente pallonaro – La nostra idea è di esportare una manifestazione dai grandi numeri, in favore dello sport”. Poteva andar anche peggio quindi. Magari con la polenta. Comunque. Pure qui non mancherà il sottofondo di note, affidato però ai malati del liscio e a tutti quelli che amano roteare per le varie piazze. Il consiglio è di ballare prima e non dopo la focaccia.

Stessa apertura, ma chiusura domenicale, a Graffignano. Qui il pezzo forte è rappresentato dal cinghiale. È la dodicesima volta che lo si festeggia, ammazzandolo e cucinandolo a dovere. Seguendo minuziosamente antiche ricette e consigli della nonna. Pappardelle, gnocchetti, tartufo, spezzatino all’agro a tantissime altre specialità. Tutti i piatti (giurano quelli della regìa) sono cucinati ogni sera con materie prime fresche di giornata (probabilmente ogni dì si caccia). Particolare cura infine è riservata al sistema di ordinazione self-service, che garantisce un servizio rapido e senza attese. Tipo al Mc drive.

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