E’ vero che quando muore qualcuno si dice sempre che, in fondo, era una brava persona. Ma questo luogo comune non vale per Mauro Innocenzi. Uno che galantuomo lo era davvero. Nella vita privata. Sul lavoro. E anche in politica. Lui che era uno di sinistra. Di quella sinistra dura e pura con certi valori intrisi nel sangue, incancellabili. Del resto è la sua storia di vita a testimoniarlo. Sindacalista della Cgil, esponente del Pci, poi dei Ds e infine il lacerante ritorno a Sel, dove si trovava più a suo agio.
E’ morto a 64 anni Mauro Innocenzi, professione ferroviere. Nato a Carbognano nel 1950, aveva da subito abbracciato la passione per la politica in senso lato, diventando ben presto l’animatore del Dopolavoro ferroviario, distinguendosi come sindacalista attento e scrupoloso e arrivando infine ad essere eletto consigliere comunale a palazzo dei Priori nel 2004 con i Ds. Poi, quando nacque il Pd, capì che quel partito a lui sarebbe stato troppo stretto e preferì tornare la suo primo amore, al vecchio Pci, che oggi si chiama Sel. E con Sel era stato rieletto nel quinquennio successivo, dando sempre il suo contributo al dibattito politico cittadino con quella leggerezza e con quell’eleganza che erano insite nel suo animo.
Qualche anno fa era stato colpito da uno di quei mali che si dicono incurabili, ma lui aveva continuato, nonostante tutto, ad esser presente, a partecipare, a contribuire, a sostenere le proprie idee. E’ venuto a mancare sabato notte, al termine di un doloroso percorso
Ieri mattina, quando la notizia si è diffusa in consiglio comunale, è stato ricordato con un minuto di silenzio, poi l’assise è stata interrotta fino alle 16.
Oggi pomeriggio accadrà la stessa cosa: il consiglio comunale sospenderà i lavori per permetterne ai consiglieri di partecipare alla commemorazione che si terrà alle 17 al cimitero di San Lazzaro, dove Innocenzi sarà cremato.