“Valorizzare il lavoro degli allevatori mediante percorsi nuovi tesi a fare sinergia sia nel settore del latte ovino che in quello della carne, interagendo meglio con il consorzio di tutela dell’abbacchio romano e con la struttura del Copa, l’organizzazione dei produttori del Lazio, che intende continuare a crescere nel rapporto di salvaguardia nel percorso di rilancio del settore grazie anche a quanto può fare l’Azienda Romana Mercati”. Così Mauro Pacifici, presidente di Coldiretti Viterbo, sintetizza i lavori della tavola rotonda che Coldiretti, in collaborazione con il comune di Farnese e con l’associazione pastori farnesana-sarda, ha organizzato nell’ambito della festa della pastorizia.
Il vero artefice della rassegna è stato Gianni Pira, che ha ricordato il percorso realizzato dall’associazione agro-pastorizia farnesana-sarda nell’organizzare un evento come quello della festa della pastorizia che, ormai, è consolidato ed apprezzato e richiama cittadini-consumatori anche oltre i confini della provincia di Viterbo e della stessa regione Lazio.
La Coldiretti, per la prima volta, ha voluto patrocinare l’evento ed è stata vicina alla famiglia Pira e a tutto il gruppo dell’organizzazione, con il proprio responsabile di comprensorio, Andrea Pedica che si è prodigato nella fasi precedenti l’inaugurazione. Un appuntamento importante per fare il punto della situazione di un settore che, è bene ricordare, ha dei numeri da primato con oltre 327.000 capi e circa 17 milioni di litri di latte prodotto ogni anno.
“Le bandiere gialle di Coldiretti e i nostri stand non potevano non essere presenti – ha aggiunto Pacifici – poiché riteniamo questo appuntamento importante e in linea con finalità e obiettivi di Campagna Amica e Coldiretti in quanto teso alla valorizzazione delle produzioni agricole locali e la sostenibilità ambientale. Nei consensi per Campagna Amica, tra i trionfi delle migliori produzioni agricole e delle tipicità alimentari del territorio, il lavoro dei pastori, degli allevatori rappresenta uno dei punti di forza. L’abbacchio rinomato e i molti formaggi con profumi unici ed intesi, particolari e affascinanti che tramandano consuetudini e armonie uniche ed irripetibili, sono stati i veri protagonisti della Festa”. “Veicolare i contenuti del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta locale, promuovere l’italianità e distintività dei nostri prodotti locali e stringere sinergie con soggetti che condividono i nostri stessi intenti tesi a dare sempre maggiore soddisfazione agli imprenditori agricoli, rappresentano alcuni dei punti focali per la nostra attività” ha detto Andrea Renna, direttore di Coldiretti Viterbo.
“Migliorare il marketing e tentare di far affermare ancora meglio il nostro prodotto inteso non solo come abbacchio e formaggio ma anche e soprattutto come latte – ha sottolineato il direttore regionale di Coldiretti Lazio, Aldo Mattia – è per noi, più che una prerogativa. Su questo continueremo a declinare i nostri progetti nella consapevolezza di avere alleati i consumatori e di dare merito ai sacrifici dei nostri pastori. In queste settimane calde, per quanto riguarda il rinnovo del prezzo del latte ovino, Coldiretti Lazio, insieme ai vertici anche di Coldiretti Viterbo, sta percorrendo tutte le strade più adatte a non mortificare i sacrifici degli allevatori e dare sempre e comunque certezza di provenienza e tracciabilità ai consumatori”.