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A Villa Lante un’estate a porte aperte

Uno scorcio di Villa Lante

Uno scorcio di Villa Lante

Sono quattro, i Mori in peperino piazzati al centro della fontana che opera da fulcro simbolico nel percorso che il turista affronta accedendo a Villa Lante. E quattro sono anche le parti che ieri l’altro, attraverso delibera, hanno reso dignità e rafforzato il valore storico al parco più bello d’Italia 2011.  Più volte si è parlato del giardino di Bagnaia su queste colonne. Delle difficoltà gestionali. Della chiusura nei dì di festa. Finalmente è stato raggiunto un accordo, seppur temporaneo. Un patto che si apre oggi e che si chiuderà a fine settembre. Ma veniamo alle parti.

Il Comune. Appresa la notizia che settimanalmente i cancelli non sarebbero stati aperti, il sindaco Leo Michelini si era immediatamente mosso. Tant’è che una prima pezza ce l’avevano messa quelli della Protezione civile. Grazie proprio ad un accordo con lo stesso primo cittadino.

La Soprintendenza. L’ente che gestisce il tutto, nonostante i mille cavilli burocratici, ha dimostrato voglia di dialogare (come se poi fosse poco) e capacità di trattativa.

La Pro loco. Quelli della 01031 (così si chiama l’associazione bagnaiola) non hanno perso occasione per offrirsi come volontari. Al fine di valorizzare il vero bene del borgo e di consentire agli interessati la visita.

I guardiani. Seppur chi più e chi meno, e nonostante una programmazione dell’orario lavorativo quantomeno anomala, la vigilanza interna ha giocato un ruolo fondamentale nella riuscita del progetto.

Ed eccoci ad oggi. Al patto d’acciaio. La Pro loco fornirà nei turni festivi due persone. Dedicata ad accoglienza, controllo biglietti e vigilanza. Con particolare attenzione al parco, al giardino e all’uscita. Si atterranno alle indicazioni del capoturno. È fatto loro divieto di prelevare chiavi, operare su quadri elettrici e partecipare alle attività di biglietteria. Dovranno inoltre essere muniti di tesserino di riconoscimento, nonché vestiti in abbigliamento consono. E ancora. Il Comune ha previsto un rimborso spese di 1500 euro. Che dovrà andare a coprire la quota di assicurazione.  Villa Lante non chiuderà più nei pomeriggi festivi.

“È questo un modo per contribuire al miglioramento della promozione e della fruibilità del nostro patrimonio – dice Michelini – indipendentemente dalle competenze delle varie realtà istituzionali, ci si deve adoperare per individuare una soluzione tempestiva e risolutiva. Per questo ringrazio il soprintendente Giorgio Palandri. Il mio plauso inoltre va alla Protezione civile e soprattutto alla Pro loco, che ha davvero mostrato grande sensibilità e attaccamento alla comunità e al patrimonio culturale che la frazione esprime, vanta e custodisce”.

E mancherebbero solo i titoli di coda e il classico “The end” per certificare il lieto fine. Magari spunteranno fuori nei primi giorni di ottobre. Qualora infatti la convenzione venga prolungata, o arricchita (sono in arrivo anche 300mila euro dal ministero dei Beni artistici e culturali), si arriverebbe finalmente a pronunciare a gran voce “Bagnaia ai bagnaioli”. Un coro diffuso, ma troppe volte strozzato in gola.

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