La lezione per tutti arriva dalla palla ovale. E guai a chi prova a dire che i rugbisti sono brutti, sporchi e cattivi. In un contesto generale di profonda crisi economica, i ragazzi del Quatrini hanno messo in piedi una cinque giorni da paura. Programma snello, intelligente, aperto, e perfino culturale.
Il concetto è semplice. Nonostante di norma si vada a meta, stavolta questi hanno preferito far rete. Unendo alla loro goliardia quanto di buono (ottimo) offre la città di Viterbo.
La Union rugby ci mette le strutture. La manodopera. Il fisico, in sostanza. Altri attori (e altrettanto protagonisti) riempiranno il cartellone. Che parte il prossimo martedì (22 luglio) al calare del sole. La scaletta è sempre la stessa. Si attacca in orario aperitivo con la presentazione di un libro. E chi meglio di Caffeina come consulente? Si toccheranno temi di natura sportiva. Ma non la spocchiosa biografia di un Cristiano Ronaldo come tanti. Bensì approfondimenti concreti e riflessivi. Legati, come se non bastasse, a varie discipline. Oltre a quella di casa, in ordine cronologico, il basket, l’atletica e il calcio. Attraverso menti brillanti del settore. Pareri autentici, pertanto. Mica chiacchiere.
Seguiranno documentari inediti ed appassionanti. Sciorinati dalle capocce del Tuscia film fest. Altra gemmetta locale non da poco. In chiusura poi è prevista musica per ogni gusto. Dal rock delle Black Mamba alla Fantomatik Orchestra, sponsorizzata e piazzata sotto i legni dall’ennesimo contenitore nostrano, il JazzUp.
La cosa si chiama “Terzo tempo village”. Durerà fino a sabato (il 26). E naturalmente si svolgerà per intero sull’erbetta di Santa Barbara. Al campo da rugby. E se non bastasse, a riempire quei pochissimi vuoti rimasti, si troveranno uno stand gastronomico (braceria, salsicciotti, friggitoria, pizzicotti) ancora Made in viterbo. E quattro tra i migliori produttori di birra della zona. “È un nuovo format – spiega Alessandro Pepponi – dopo Caffeina di norma l’estate è vuota. Apriamo le nostre porte per ospitare chiunque. Un’occasione di crescita culturale. Seppur sportiva”.
E ancora. “Va sottolineata la sinergia tra la casa del rugby e le altre discipline – stavolta parla Massimiliano Mascolo, giornalista Rai – questo ‘fare sistema’ è necessario. Combattersi l’un l’altro non serve a nulla coi bilanci ridotti all’osso. Sono felice che anche i clown di corsia avranno il loro stand. Cooperazione è la parola chiave”.
Per il programma ed i dettagli basta consultare il sito internet www.unionrugbyviterbo.it o buttare un occhio su Facebook.