E adesso che è tempo di bilancio di previsione 2014, onde per cui palazzo dei Priori si riunirà tredici volte, per una defatigante maratona che durerà h. 24 fino al 10 agosto.
E adesso che la sala d’Ercole si trasformerà in un bivacco da mane a sera, sarà bene prendere nota della penultime parole famose pronunciate da maggioranza e opposizione prima della full immersion.
E adesso che “la pressione fiscale aumenta” (lo dicono tutti), grazie all’incremento dell’addizionale Irpef (più 1 per mille) e Tasi (2.2 per mille), senza contare la novità della tassa di soggiorno (che però la pagano i turisti).
E adesso che gli obiettivi del sindaco Leonardo Michelini sono tre: tutela fasce più deboli; “giocare in difesa ma anche in attacco per cercare di far sviluppare la nostra economia e i livelli occupazionali, per quanto possibile”; la revisione della spesa ovvero gestione oculata del patrimonio.
E ora che si vende la farmacia de La Quercia e i dipendenti vanno nella struttura di Santa Barbara “che diventerà una grande realtà di servizio pubblico, con orario a diciotto o ventiquattro ore e ampia offerta di prodotti” (Leonardo Michelini).
E ora, anche se ancora non ha potito sfogliare il libro mastro, c’è chi vaticina una manovra di “tasse, poi tasse, infine tasse” (Giulio Marini, ex sindaco, consigliere di Forza Italia).
E adesso che Michelini&C. hanno giudicato valide e costruttive le proposte della giovane Chiara Frontini, leader della lista “Viterbo 2020”, che non è in maggioranza, ma di tanto in tanto nemmeno all’opposizione.
E adesso che “la realizzazione del nuovo modello della Macchina di Santa Rosa e i relativi trasporti per il quinquennio 2015-19, vanno bene l’introduzione della tassa di soggiorno che, in media, graverà sugli ospiti delle nostre strutture ricettive per un euro, un euro e mezzo” (Giacomo Barelli, assessore alle Attività produttive).
E adesso che gli operatori del settore fanno fatica a digerire la tassa di soggiorno per la ragione che “che comporterebbe una diminuzione dei flussi turistici”.
E adesso che sarà un Settembre viterbese low cost, nel senso che non c’è un euro in cassa, che bisogna farla finita coi i finanziamenti a pioggia (assessore alla Cultura Tono Delli Iaconi dixit) e palazzo dei Priori è grasso che cola se concede l’occupazione di suolo pubblico a gratis.
E adesso che ancora l’ex sindaco Marini commenta la cancellazione del Settembre viterbese con un lapidario “così si manda a morte un pezzo della nostra storia”.
E adesso che, in base ai calcoli del capogruppo di Forza Italia Claudio Ubertini, saranno prelevate dalle tasche dei contribuenti della città dei Papi non meno di 8.300.000,00 euro (ottomilionietrecentomila).
A adesso che anche quelli di Fratelli d’Italia, per bocca dei consiglieri Luigi Maria Buzzi e Gianluca Grancini (FdI), hanno fatto due conti onde per cui ipotizzano che un famiglia di quattro persone pagherà in media 560 euro in più.
E adesso si può mettere punto alla tiritera, con una consolazione su tutti: in attesa che si taglino le spese improduttive e gli sprechi, è cosa buona e giusta che non si taglino i tigli di via Lorenzo da Viterbo per un approfondimento del loro stato di salute.