Da otto a cinque commissioni in tutto, per un risparmio annuale che sfiora i 60 mila euro. L’amministrazione provinciale ha dato una ulteriore sforbiciata ai costi della politica e dopo la riduzione degli assessori ha provveduto a diminuire, in maniera consistente, anche le commissioni consiliari.
“Dopo la riduzione degli assessori, avvenuta nella primavera scorsa – ha affermato il presidente del consiglio provinciale, Francesco Bigiotti – abbiamo proseguito la nostra opera di adeguamento alla spending review tagliando anche le commissioni che a questo punto saranno cinque come la suddivisione delle deleghe agli assessorati.
“Il segnale dato dalla nostra amministrazione è forte e, francamente, non credo si possa fare di più. Ora serve che il Governo ci dica in maniera chiara quale sarà il nostro futuro e che ci metta in condizione di lavorare. D’altronde la riforma ci impone di continuare a portare avanti il nostro lavoro: noi lo facciamo con grande senso di responsabilità e con rispetto verso i cittadini della Tuscia, ma serve essere messi nelle giuste condizioni”.