Da Giammaria Santucci e Claudio Ubertini, capigruppo rispettivamente di FondAzione e Forza Italia, riceviamo e pubblichiamo:
“Le bugie hanno le gambe corte e questo il vicesindaco Luisa Ciambella dovrebbe tenerlo bene a mente. L’amministrazione comunale attraverso il suo assessore al Bilancio ne ha combinata un’altra, ma qui si è rasentato il limite del grottesco. Il 26 giugno 2014 abbiamo presentato una interrogazione all’assessore Ciambella sulla questione relativa all’invio nelle case dei viterbesi del bollettino di pagamento del saldo della rata Tarsu relativa al 2013. D’altronde il consiglio comunale aveva deliberato che sarebbe stato inviato il 31 marzo 2014 ma il 30 giugno ancora non era arrivato nulla. Era stata chiesta una delucidazione proprio per evitare che il pagamento del saldo 2013 si sovrapponesse agli altri balzelli relativi al 2014 da saldare come l’Imu la Tari e la Tasi.
Il vicesindaco ha tranquillizzato tutti affermando che: “Ci sono state delle difficoltà tecniche nelle procedure informatiche che gli uffici hanno dovuto adottare. Dagli uffici mi hanno detto che sono state superate e che sono stati già spediti tantissimi avvisi. Ritengo che una parte di cittadini li abbia già ricevuti”. E ancora: “La difficoltà che il fornitore che ci segue ha avuto è nella corrispondenza dei dati sono state tante. Superato questo momento, che è stato veramente difficile, so per certo che hanno stampato gli avvisi e che non sono più nelle nostre disponibilità”.
E qui arriva il grottesco, visto che solo il 2 luglio, sette giorni dopo l’interrogazione presentata all’assessore Ciambella, è stata pubblicata una determinazione dirigenziale (n°2625 del 02/07/2014) con la quale si individua la ditta per il servizio di elaborazione, stampa, imbusta mento, consegna al service per la postalizzazione e recapito dei documenti per il versamento a saldo della Tarsu relativa all’anno 2013.
A questo punto ci chiediamo: come facevano una parte dei cittadini ad aver ricevuto entro il 26 giugno buona parte dei bollettini se la ditta che doveva provvedere all’invio è stata individuata solo il 2 luglio?
Caro vicesindaco Ciambella da chi ha imparato a dire le bugie? I pezzi di carta dicono la verità e si rischia di fare delle brutte figure. Lo sappiamo che la sua amministrazione è avvezza a questo tipo di scivoloni, ma i cittadini vogliono risposte concrete e non bugie. Di quelle ne hanno già le tasche piene”.