Dal presidente dell’associazione Amici di Bagnaia Aldo Quadrani riceviamo e pubblichiamo:
La chiesetta della Madonna della Porta, posta all’interno dell’antico Borgo, già Oratorio della Compagnia di San Giovanni e poi Archivio comunale dal 1616, acquisisce l’attuale denominazione a seguito del trasporto all’interno dello splendido affresco del XV secolo, che era posto in una edicola fuori le mura.
L’affresco, Madonna assisa in trono con Bambino benedicente mentre con la mano sinistra tiene una pergamena con la scritta “Pax Vobiscum”, è stato salvato e restaurato grazie ad un intervento della Provincia di Viterbo nell’anno appena trascorso ed ora con nuovi lavori di ristrutturazione dell’immobile, grazie all’intervento economico della Fondazione Carivit, della Parrocchia e di numerosi concittadini, essendo ben viva la devozione per la sacra immagine, è stata scoperta un’altra bellezza architettonica.
Durante i lavori di ristrutturazione del pavimento, sotto l’egida della Soprintendenza ai Beni architettonici del Lazio, per la sostituzione dell’arredo pavimentale posto negli anni cinquanta, si è palesato un bellissimo pavimento in cotto, in buono stato di conservazione, con 6 botole adibite a camere funerarie.
La chiesetta infatti fu adibita a cimitero nel 1792 quando il duca Luigi Lante ottenne l’autorizzazione dal Vescovo Gallo di rimuovere le sepolture dalla Chiesa del Rosario, essendo luogo di culto del Palazzo Ducale, per spostarle nella chiesa accanto.
Il completamento di lavori, previsto per l’inizio dell’autunno, riporterà la Madonna della Porta alla devozione popolare e permetterà ai numerosi turisti che vengono a visitare Villa Lante e l’antico Borgo medievale di godere di un’altra meraviglia del nostro patrimonio artistico.