17112024Headline:

I “magnifici cento” contro gli omosessuali

Ivan Scalfarotto

Ivan Scalfarotto

Altolà. A piazza del Comune c’è un flash mob organizzato da Caffeina. Ci si presenta con un libro e si sta lì, impalati come carciofi, a mirare l’orizzonte. No, non è questa la notizia. Abbiamo capito male. Sarà forse allora qualcosa messa su da Viterbo Civica. Con Matteucci che declama cenni storici sulla città dei Papi mentre ramazza. Nemmeno. Peccato. Ah, ecco. I postini scioperano. Tra i presenti spuntano diverse casacchine fluo. Macché. Non sono nè loro, nè quelli dell’Anas. Ma insomma, che ci fanno cento persone in piedi sotto palazzo dei Priori? Manifestano, dicono. Contro la legge Scalfarotto (che non è il nipote ciccione di Oscar Luigi). Protestano civilmente, facendo pure cultura (tié), prendendosela con lo Stato. E pure con l’amministrazione Michelini. Che s’è addirittura permessa di redigere l’albo per le unioni civili. Comunisti! (Direbbe il comico, pardon, il badante col peccato che non sussiste).

Sono lì (e sono quasi cento, va rimarcato) poiché la novità, la Scalfarotto appunto, in sostanza annuncia che discriminare (anche verbalmente) gli omosessuali, è reato. Una sorta di conguaglio ai trattati sull’omofobia. Vista, almeno dai presenti (e da un popolo assai nutrito in rete), come una sorta di manovra eterofoba. Lotta aperta ai normali. Laddove per “normale” non s’è mai capito cosa voglia precisamente dire.

La famiglia non si tocca, quindi. E per famiglia si intende un uomo più una donna più un paio di figli più un cane più una staccionata bianca più una cassetta della posta rossa col cosetto che alza l’omino giallo in bici quando ci imbuca le lettere. Nient’altro. Due ragazzi, due fanciulle, ma anche un maschio e una femmina che non abbiano certificato il pancotto al catasto dei matrimoni (l’anagrafe), non hanno e non possono avere gli stessi diritti degli altri. Che se uno si sente male, il compagno non può mica soccorrerlo in ospedale. È la fede all’anulare che spalanca le porte del Belcolle. Non certo l’amore.

Poco importa poi che la maggior parte dei delitti (crimini, massacri, omicidi) avvenga proprio in famiglia. Si sa, certe cose sporche si lavano a casa. E col sangue vengono meglio.

Ora, manifestare è un costituzionalmente corretto. E lo sanno bene sia la signora Carla Vanni (una che a riguardo ha tanto, tanto, tanto dato), nonché il consigliere regionale Daniele Sabatini. Ambedue presenti in loco col volumetto sottobraccio. Resto però da capire quanto sia doveroso manifestare contro altri. Contro i propri simili. E in questo caso appare fuori luogo pure dire “perdonali, perché non sanno quello che fanno”.

Giacché il figlio del falegname senza dubbio avrebbe preferito andare al mare, piuttosto che prendersela con Scalfarotto. E, in base anche alle ultime aperture della Chiesa, pure Francesco l’argentino parrebbe allineato al Gesù pensiero. Ma noi no. Viterbo è città medievale. E certe caratteristiche vanno conservate.

Che Dio ce ne scampi.

 

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5   Commenti

  1. Luigi Tozzi ha detto:

    Un articolo di un qualunquismo disarmante.

  2. Franco Andrea ha detto:

    Il vero problema è che queste manifestazioni sono tutte fondate su una menzogna. Ovvero che la legge Scalfarotto lederebbe la libertà di pensiero e parola. Cosa assolutamente non vera in quanto la libertà di espressione è sancita non solo dalla costituzione ma da un articolo della stessa legge (introdotto da un emendamento da parte di esponenti del centro destra, che hanno hanno chiesto la modifica di “discriminazioni basate Sull’orientamento sessuale” in “omofobia”, termine che ora loro stessi contestano). In sintesi: menzogne per giustificare quello che, se pur con l’apparenza di una manifestazione pacifica, altri non è che puro odio (e propaganda d’odio) per chi è diverso. Odio razzista e fascista, non per nulla le sentinelle hanno l’appoggio della estrema destra e di Forza nuova. E’ vero, manifestano CONTRO altri, dicendo che voglio difendere la famiglia da un attacco che in realtà non esiste (altra menzogna) perché i gay amano la famiglia (ne hanno tutti una in cui sono cresciuti) a tal punto da prenderla a modello e volerla una anche per loro.
    Si, vedere qualcuno manifestare contro qualcun altro è forse la cosa più meschina e bieca a cui si possa assistere in una democrazia e riporta alla mente il ku klux klan (anche loro con una croce in mano). Forse questi che si dicono cattolici dovrebbero rileggersi il Vangelo, in particolare il miracolo che Gesù fa per guarire il compagno del centurione.

  3. Franco Andrea ha detto:

    Il vero problema è che queste manifestazioni sono tutte fondate su una menzogna. Ovvero che la legge Scalfarotto lederebbe la libertà di pensiero e parola. Cosa assolutamente non vera in quanto la libertà di espressione è sancita non solo dalla costituzione ma da un articolo della stessa legge (introdotto da un emendamento da parte di esponenti del centro destra, che hanno anche hanno chiesto la modifica della chiara locuzione “discriminazioni basate sull’orientamento sessuale” nel generico “omofobia”, termine che ora loro stessi contestano). In sintesi: menzogne per giustificare quello che, se pur con l’apparenza di una manifestazione pacifica, altri non è che puro odio per chi è diverso. Odio razzista e fascista, non per nulla le sentinelle hanno l’appoggio della estrema destra e di Forza Nuova. E’ vero, manifestano CONTRO altri, dicendo che vogliono difendere la famiglia da un attacco che in realtà non esiste (altra menzogna) perché non solo i gay non si sognano nemmeno di attaccare la famiglia (del resto ne hanno tutti una in cui sono cresciuti), ma la amano e ammirano a tal punto da prenderla a modello per crearne una anche per loro.
    Si: vedere qualcuno manifestare contro qualcun altro è forse la cosa più meschina e bieca a cui si possa assistere in una democrazia e riporta alla mente il ku klux klan (loro con una croce in mano). Forse questi che si dicono cattolici dovrebbero rileggersi il Vangelo, in particolare il passo in cui Gesù si commuove alle richieste del centurione romano e guarisce il suo “servo” (che qualunque biblista vi spiegherà essere una traduzione puritana italiana di quello che in realtà era il suo “ragazzo”).

  4. Leo Viterbium ha detto:

    I reati d’opinione sono l’essenza della tirannia.

  5. piff ha detto:

    perchè qualunquismo? io non ne vedo di qualunquismo se non in risposta ad una manifestazione obbrobriosa nel suo essere qualunquisticamente schifosa…

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