Famiglia, una cultura e una ricchezza da condividere. Questo l’argomento principale dell’importante meeting “Estate in famiglia” a cui ha preso parte l’assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche per la Famiglia Fabrizio Fersini. Durante l’evento, svoltosi recentemente a Roma presso l’Istituto Pio XI e organizzato dal Forum delle associazioni familiari del Lazio, sono stati affrontati diversi argomenti di grande attualità.
“Le parole della presidente del Forum promotore del meeting Emma Ciccarelli – ha sottolineato l’assessore Fersini – racchiudono e sintetizzano perfettamente quello che dovrebbe essere ogni nucleo familiare: ovvero “una scuola insostituibile di umanità e di relazionalità”. È da qui che si deve partire per promuovere una vera e propria cultura della famiglia”.
Fabrizio Fersini è intervenuto nell’ambito della sessione Vivere la Vita – Al servizio del Bene Comune. Dall’esperienza di fede all’impegno in politica, una sessione più istituzionale rispetto alle altre, che ha visto l’intervento di amministratori che, come lo stesso assessore di Palazzo dei Priori, sono impegnati sia personalmente che politicamente nel sociale. Al tavolo dei relatori, insieme a Fersini, l’assessore regionale Rita Visini, il consigliere regionale Olimpia Tarzia, Paolo Voltaggio, per anni consigliere al Comune di Roma.
“La mia vocazione per la politica – ha spiegato l’assessore al pubblico del meeting – è maturata in uno spazio educativo dove ho incontrato i valori e i sani principi che la mia famiglia mi ha trasmesso, insieme a quelli del mio maestro alle scuole elementari, dei miei insegnanti alle medie e alle superiori e presso l’Istituto di scienze religiose. Tra questi non posso dimenticare un incontro educativo speciale, durato ben 20 anni: quello con un grande Uomo-Prete, Don Armando Marini. Un altro spazio che ha contribuito alla mia passione per la politica maturò quando, appena undicenne, grazie al professor Sandro Vismara, realizzai la mia prima intervista sul traffico a Viterbo, all’allora sindaco Rosato Rosati. Quello fu il momento delle prime esperienze di rappresentanza nei consigli di classe e di istituto, l’elezione nei consigli di base e intermedi di rappresentanza nella Forza Armata dell’Esercito, un lungo e importante percorso di cittadinanza attiva come presidente dell’Associazione “Gens città nuova”, mio comitato di quartiere, direttore del giornale Gens, promotore di 2 scuole di formazione politica, fondatore e coordinatore del movimento politico Gens Nova, sino ad essere eletto nel 2008 e successivamente nel 2013 consigliere comunale, e poi nominato assessore alle politiche sociali e alla famiglia del Comune di Viterbo. Nel 2008 entrai nel Partito Democratico, con l’intento di voler far del bene al mio quartiere e alla mia città”. L’assessore Fersini, dopo aver riportato la sua testimonianza e aver illustrato la sua esperienza personale, si è poi soffermato su un altro importante aspetto. “La laicità è sempre contenitiva, identitaria, ed è sempre più rafforzata se il politico e i cittadini che si interessano della vita pubblica, reciprocamente, si scelgono intenzionalmente non per “il male minore”, ma per il “bene”, che seppur flebile e sbiadito all’inizio, deve diventare ogni giorno sempre più forte e chiaro, attraverso un cammino di reciproca condivisione tra le parti. Serve un nuovo patto partecipativo tra cittadini e politici dove sia definitivamente eliminato il concetto di delega, sostituito opportunamente dalla partecipazione fisica e di pensiero originale “bene comune” a tutti i livelli, altrimenti lo stesso, è destinato a dissolversi”.