“Comprendiamo perfettamente il malessere dei pendolari della Tuscia ed esprimiamo loro tutta la nostra incondizionata solidarietà per gli innumerevoli disagi che sono costretti a sopportare ogni giorno. Allo stesso tempo però, ci sentiamo in dovere di invitare tutti alla calma nella consapevolezza che l’esasperazione, per quanto legittima ed in certi casi inevitabile, rischi di rivelarsi una cattiva consigliera”.
Il presidente della Provincia Marcello Meroi e l’assessore provinciale ai Trasporti Franco Vita intervengono in merito alle notizie apparse sugli organi di stampa relativamente ad una comunicazione inoltrata dal Comitato dei pendolari di Orte ai comandi Polfer di Roma e Orte e alle questure di Viterbo e Terni, attraverso la quale il Comitato “declina ogni responsabilità da eventuali atti inconsulti dettati dalla disperazione e dalla rabbia montante dei cittadini pendolari”.
Sotto accusa la decisione della Regione Umbria di sopprimere la fermata ad Orte dei treni Perugia – Roma della mattina e Roma- Perugia del pomeriggio, obbligando così i passeggeri a salire sui treni immediatamente precedenti e successivi, con il risultato di aumentare il sovraffollamento delle carrozze, rendendo ancora più insostenibile il viaggio verso la Capitale.
“E’ assurdo – aggiungono Meroi e Vita – che la Regione Umbria assuma decisioni simili senza preoccuparsi minimamente dell’impatto che certe scelte produrranno sul territorio del Lazio, in modo particolare nella provincia di Viterbo. Non è certo un comportamento corretto soprattutto sul piano istituzionale dal momento che, decisioni dirompenti come queste, andrebbero quanto meno condivise con i rappresentanti istituzionali dei territori direttamente interessati dal provvedimento soprattutto quando poi si parla sempre della bontà delle politiche di “area vasta”. La Regione Umbria non può pensare di tutelare i propri legittimi interessi creando il caos altrove e mettendo in grossa difficoltà i cittadini della provincia di Viterbo che ogni giorno devono spostarsi nella Capitale per lavoro o altre esigenze. Non è pensabile che la solidarietà fra regioni di prossimità possa valere in alcuni momenti e in altri no. Invitiamo quindi l’assessore regionale ai Trasporti del Lazio Michele Civita a continuare il forte pressing sul collega umbro, affinché riveda la scelta di sopprimere le fermate dei treni ad Orte, o quanto meno si cerchino insieme delle soluzioni condivise che possano ridurre il più possibile il disagio per i pendolari della Tuscia, già costretti a fare i conti giornalmente con disservizi insostenibili, che comportano ritardi nell’orario di lavoro e condizioni di viaggio da terzo mondo”.
“Comprendiamo perfettamente e condividiamo – concludono – la rabbia, il malessere e l’indignazione dei pendolari e ci attiveremo anche noi per cercare di superare le difficoltà e risolvere questo problema. E’ importante però non cedere alla rabbia e fare in modo che la legittima protesta che anche noi sosteniamo con assoluta convinzione, non degeneri in atti inconsulti o di violenza. Si rischierebbe altrimenti di vanificare la giusta battaglia e la ricerca di soluzioni positive”.
Meroi e Vita hanno inviato in proposito una nota all’assessore regionale Civita sollecitando un intervento forte e risoluto verso la Regione Umbria e dichiarando la propria disponibilità a collaborare per tutelare gli interessi del territorio ricercando le migliori soluzioni.