Adesso parla lui. Alvaro Ricci, l’assessore all’Urbanistica, risponde sul tema del momento, i piani integrati e le intenzioni di sviluppo che il Comune di centrosinistra ha in mente per il futuro. Un passaggio delicato, che in settimana non ha lesinato polemiche e prese di posizione (da parte della minoranza e degli imprenditori), dopo l’annuncio dello stesso Ricci di voler bocciare i 27 piani integrati già nelle mani di palazzo dei Priori dal 2005. Decisione, questa, che è stata ammorbidita in commissione spezzando in due la delibera: una prima delibera sarà di indirizzo, mentre la seconda sarà di carattere amministrativo, con il “superamento” appunto di questi piani.
Adesso Alvaro piuttosto Corsaro fa chiarezza. Spiega e argomenta. Con una premessa all’insegna del fair play: “Giudico positiva la divisione in due della delibera, e anzi ringrazio il consigliere Tofani per averla proposta. Positiva perché così, tra una delibera e l’altra, ci sarà tutto il tempo per parlare, discutere, ragionare. E’ una correzione che rafforza la mia visione, visto che la seconda delibera dovrà per forza riferirsi alla prima. Che tra l’altro stiamo elaborando, e ringrazio l’architetto Capoccioni. Contiamo di presentarla entro questo mese”.
Ma allora, perché non pensarci prima? “Perché pensavo che le due cose fossero consequenziali – spiega Ricci – Ma se servono due delibere, ripeto, è meglio così. Sono per la condivisione delle scelte, per ascoltare le parti sociali, e mi riferisco anche a quello che ha detto il presidente di Unindustria Merlani proprio a Viterbopost. Ascolteremo tutti, fermo restando che come amministrazione dobbiamo applicare quelle linee programmatiche fissate dal sindaco il giorno del suo insediamento e approvate dal consiglio comunale. Idee tra l’altro in coerenza con quello che abbiamo detto quando eravamo all’opposizione”.
C’è un problema, però. I ventisette piani integrati verranno bocciati, con comprensibili malumori tra gli imprenditori e magari risvolti legali. L’assessore ne è consapevole, però tiene il punto, convinto della validità della nuova strategia: “Vogliamo mettere ordine, e questo deve essere chiaro. Così come deve essere chiaro che sono finiti i tempi in cui i privati costruivano e il Comune faceva le strade. Nella nuova ottica, i piani integrati possono avere un ruolo importante, se applicati con buonsenso e se finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche. Quei ventisette piani del 2005 erano fermi, nessuno era partito e questo, al netto della crisi, mi sembra già un segnale. E poi, parliamo di un milione di metri cubi di cemento, una cosa allucinante che sarebbe successa senza il minimo controllo pubblico”.
Invece Ricci (e Michelini) vogliono dare un’impronta e un senso allo sviluppo che verrà: “Per vent’anni sono stati fatti errori clamorosi di cui Viterbo paga ancora le conseguenze – dice Ricci – Noi abbiamo indicato il quadrante nord come punto critico a cui mettere mano. Non faremo una giungla di cemento, ma cercheremo attraverso i piani integrati un equilibrio tra le iniziative dei privati e le opere pubbliche che servono. Il raddoppio della Cassia, il collegamento tra Villanova e il Semianello, le scuole nella stessa Villanova come a Santa Barbara. Il tutto entro i confini urbani del piano regolatore, è chiaro. Il discorso è questo: vogliamo che la città sia pronta, dal punto di vista amministrativo e regolamentare, quando l’economia riprenderà slancio e si tornerà a investire”.
Chiusura con frecciatina a Gianmaria Santucci, che aveva accusato Ricci e il Comune di “fare fumo con la manovella”, tipica espressione bagnaiola che ha riscosso un buon successo e strappato sorrisetti ironici. Il Corsaro non ci sta: “Ho portato una proposta concreta, e da quella è partita la discussione, se avessi voluto fare cortine fumogene mi sarei nascosto dietro i proclami e i fiumi di parole, no? Accetto le critiche, purché siano finalizzate ad un dibattito costruttivo e non pretestuose. Mi prendo tutte le responsabilità, ma fidatevi: so anche ascoltare”.
Capoccioni chi? quello che ha autorizzato la costruzione di una palestra polivalente in uno dei pochi parchi del quartiere S. Barbara? Annamo bene!!