Di Madonna in Madonna stavolta Viterbo Civica e’ arrivata a quella “della spiga” (e non sfiga). Quindi ci stava tutto di dargli una pulitina. Prosegue alla grande il percorso green dei volontari capitanati da Lucio Matteucci. Gli amici del rastrello. Gli aficionados della motosega. “Ce l’ha fatta scoprire Angelo Onofri – dicono – memoria storica locale. E lo ringraziamo”.
Come spesso accade in queste incursioni domenicali al gruppo si è aggiunto il signor Bruni. Proprietario di vecchia data di alcuni terreni sulla Teverina. “La vita che si svolgeva al fontanile era frenetica e procurava intasamenti – apre così – Gente che faceva la fila per ore e ore per riempire i propri recipienti. Un via vai continuo di carri con grandi buoi. La titolare del lotto circostante, stressata, rinunciò alla porzione, facendone dono alle autorità, in cambio dello sfruttamento delle acque in eccesso”. Raro esempio di democrazia.
Dinnanzi alla struttura si trova proprio l’edicola della Madonna della spiga (datata 1300). Bruni ricorda perfettamente quando, da bambino, fu testimone dell’omicidio di un fascista, avvenuto proprio li. Poi l’occupazione dei tedeschi che, poco più avanti, a meno di 50 metri, realizzarono un campo di concentramento d’appoggio con sentinelle armate all’interno. Il successivo passaggio delle truppe americane portò cioccolata e sigarette, ma anche danni prodotti dai carri armati e dalla noncuranza dei militari.
Ma la via Teverina era anche meta della passeggiata domenicale e delle giornate di sole. Si partiva da porta Fiorentina e ci si riposava sotto magnifiche querce che riparavano dal caldo, si mangiava insieme e verso sera si faceva ritorno in città.
Il saggio del branco ha poi raccontato come, dopo aver visto il momento di massimo splendore dell’area, ha poi assistito al declino. “Pian piano, dagli anni ’90, i rovi inesorabilmente hanno iniziato a prendere il sopravvento – spiega rammaricato – fino a seppellirlo completamente”.
“Forse per noi di Viterbo Civica questi rimangono sogni – chiudono i volontari – ma ci piace credere che tutti siano animati della stessa passione e dello stesso amore per il territorio. Esortiamo i cittadini per l’ennesima volta a far rinascere questa stupenda città. Non è possibile lasciar morire tanti tesori nascosti”.
E nonostante l’afa, saranno altri otto i siti che verranno rastrellati a breve. Grazie solo alla buona volontà e alla voglia di fare.
Viterbo civica… e la pulizia non finisce qui
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