Cosa ci fanno settecento sedie allineate in due file parallele, più due “ali” in alto e in basso, ad unire i pali di un campo da rugby? Sono lì per dimostrare che, quando c’è l’amore, la passione, il sacrificio e l’impegno personale le cose sono possibili, gli eventi accadono, le imprese riescono.
Cercare di replicare il successo della prima cena “da palo a palo” fatta a settembre 2013 sembrava un’impresa utopica; tentare di racchiudere in un campo da rugby più di 600 persone (i partecipanti di settembre) in nome dello sport, della solidarietà e della gioia appariva persino ai più coraggiosi un qualcosa di azzardato. E vedere le 700 sedie allineate, doverne aggiungere altre perché non bastavano, e sapere che altri (più di cento) avrebbero voluto unirsi (ma posto non ce n’era più), beh, non può che racchiudersi in una sola frase: impresa riuscita.
La seconda cena “Da Palo a Palo, organizzata nei giorni scorsi dagli Old Rugby Viterbo presso il campo Sandro Quatrini è stata un successo maggiore del primo, con oltre 710 persone presenti, gruppi sportivi quali il Judo Faul, il Fitness Club Via Oslavia, il Centro Sportivo Via Mazzetta… e ci perdoneranno gli altri di cui ci dimentichiamo.
Hanno voluto partecipare all’evento anche le autorità cittadine rappresentate da alcuni componenti la giunta e il consiglio comunale, così come pure la Federazione Italiana Rugby tramite il consigliere regionale Alessandro Telli e il vice presidente FIR Antonio Luisi (che, comunque, sono patrimonio e parte integrante del rugby viterbese).
Oltre ad aver generosamente offerto gran parte delle loro attrezzature, erano presenti molti dei Facchini di Santa Rosa e dei componenti del Comitato festeggiamenti La Quercia. A tutti indistintamente è andato il sentito ringraziamento degli Old Rugby, per aver partecipato ad un evento i cui fondi, come in ogni attività degli Old, andranno in buona parte sia a finanziare i doni verso associazioni viterbesi impegnate nel sociale sia a contribuire alla crescita del movimento rugbystico.
Ma l’impresa, non è patrimonio esclusivo degli Old Rugby Viterbo, ma di tutto il rugby viterbese nelle sue diverse anime: dalle giovanili, alla prima squadra, agli Old. L’obiettivo del presidente, Ugo Natalini, è stato difatti quello di far divenire un gruppo di “arzilli anzianotti” una parte integrante, un tutt’uno con la Union Rugby Viterbo, parte integrante e non satellite all’interno della società. Settecento sedie, settecentodieci ospiti: impresa riuscita. Ora si punta verso il migliaio… verso la prossima impresa.