Sì, certe imprese sono possibili. Lo confermamo le immagini, le voci dei protagonisti, gli occhi gonfi del giorno dopo. Il Tuscania volley è in serie A2, appena un gradino sotto il paradiso dei campioni, ed è un traguardo memorabile, perché mai nessuna squadra della Tuscia c’era arrivata. Che a farcela sia la rappresentante di uno dei tre poli della pallavolo viterbese (gli altri sono da sempre Civita Castellana e Orte), è un dato aggiuntivo che premia il lavoro sano della provincia, i programmi calibrati, i proverbiali passi non più lunghi della gamba, applicati da sempre dalla società del presidente Pieri.
L’ultimo atto di questa cavalcata, partita dai campionati regionali, è arrivato sabato sera, mentre tutta Italia aspettava il Mondiale, Tuscania boccheggiava per l’attesa di gara tre di finale contro Bergamo, dopo che le prime due sfide erano in parità. La terza partita era decisiva, Tuscania l’ha chiusa sul 3-1 sfruttando il fattore campo e confermando una superiorità già apparsa in gara uno (vinta 3-0) e nella trasferta bergamsca, dove il successo sfumò soltanto al quinto set.
Il palazzetto dello sport dell’Olivo, per tutti “La bolgia”, è stato uno degli ingredienti di questo successo. Strapieno, colorato, innamorato, forse troppo piccolo per contenere la passione di tutta la cittadina, che grazie a questo sport si è riscoperto unità, comunità piccola ma tenace. Tanto da battere persino l’espressione pallavolistica della terza città della Lombardia, una piazza tra l’altro storica anche a livello femminile (Foppapedretti).
Altro fattore chiave: un organico di livello allestito dal direttore sportivo Cappelli, e affidato ad un monumento che cammina, e che allena. Sì, Paolo Tofoli, uno dei figliocci dell’Italia di Velasco, uno col quale piangemmo, in un giorno d’estate del 1996, quando alle Olimpiadi di Atlanta soltanto la grande Olanda spezzò il sogno della medaglia d’oro. Era un altro mondo, quello, e un altro volley. Oggi sono cambiate le regole, ma il carattere vincente conta ancora parecchio, ovunque si alleni, ovunque ci sia una rete da superare.
La notte è stata dolce e interminabile, coi caroselli in paese, le premiazioni, i baci e gli abbracci. Per lo sport viterbese, un altro orgoglio dopo le promozioni del calcio (la Viterbese) e del basket (la Ilco). Per Tuscania, una cosa grande grande.