“Firmato l’accordo tra Unindustria e organizzazioni sindacali delle province del Lazio sulla detassazione del salario di produttività riaffermando anche a livello territoriale i diritti dei lavoratori, favorendo la crescita della contrattazione di secondo livello e valorizzando al tempo stesso il ruolo delle Rsu (Rappresentanze Sindacali Unitarie)”.
A renderlo noto è il segretario generale della Uil Viterbo, Giancarlo Turchetti. Per quanto riguarda la provincia di Viterbo, l’accordo è stato siglato tra Unindustria, Cgil, Cisl e Uil presso la sede degli industriali viterbesi in via Fontanella del Suffragio. La stessa cosa è avvenuta nelle altre province della regione. “In sintesi – spiega Turchetti – il salario di produttività non rientra più nel reddito imponibile degli operai. Un risultato importante che contribuisce anche ad aiutare la crescita dell’economia territoriale”.
“L’accordo – prosegue Turchetti – in attuazione di quanto previsto dalla legge di stabilità n. 228/2012, stabilisce per le lavoratrici e i lavoratori dei settori privati, che hanno dichiarato un imponibile fino a 38mila euro, la possibilità di accedere alla tassazione agevolata al 10% con un beneficio Irpef per lavoratore che può raggiungere la cifra annua netta di 700 euro. Non solo, ma le imprese aderenti al sistema di rappresentanza di Confindustria nelle province del Lazio – anche in assenza di rappresentanze sindacali operanti in azienda – possono stipulare accordi aziendali con le organizzazioni sindacali che si applicano a tutti i dipendenti delle imprese. Infine – conclude Giancarlo Turchetti – la tassazione agevolata verrà applicata a tutti i dipendenti delle imprese anche se occupati presso sedi o stabilimenti situati al di fuori delle province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo”.