Nei giorni scorsi si è svolta a Fiano Romano la conferenza dei sindaci, dell’area Tiberina, Flaminia e Cassia. All’ordine del giorno c’era anche il tema dei trasporti pubblici con particolare riferimento alla linea Roma-Civita Castellana-Viterbo. Ecco la sintesi elaborata dal Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord, avvertendo che per eventuali imprecisioni: “restiamo a disposizione per qualsiasi richiesta di rettifica motivata”.
Oltre al discorso effettuato dall’assessore regionale Michele Civita ricco di ridontanti promesse, quello che più ha colpito è stato l’intervento del portavoce del comitato pendolari Ferrovia Roma Nord. Ha ribadito che il nuovo contratto di sevizio deve essere meglio controllato poiché non si può continuare a viaggiare su quei treni “schifosi”. Non si può spiegare ai pendolari adesso che “tra tre anni avranno treni nuovi”, non lo capirebbero e ne avrebbero tutte le ragioni.
L’intervento del sindaco di Morlupo è stato ancora più incisivo. Spiegava che qualche giorno addietro aveva viaggiato su “quei treni” e c’era un puzzo tremendo che proveniva da buste portate da alcuni rom saliti al Flaminio. Nessuno ha fermato queste persone, ha ribadito il portavoce del comitato pendolari Ferrovia Roma Nord; nessuno dell’Atac fa rispettare l’articolo 17 del regolamento che impone di salire a bordo dei treni in condizioni dignitose. Poi tante belle parole di valore scrauso.
Solo adesso la Regione, continuava l’assessore, è riuscita ad appianare parte dei debiti nei confronti dell’Atac. La nuova stazione di piazzale Flaminio va avanti tra stop e ripartenze. Poi ancora rinvii. L’assessore Civita ha comunicato che entro luglio “si parte con una gara per l’affidamento dei lavori di installazione delle barriere al passaggio a livello di Castelnuovo di Porto”, mentre tempo prima, in una lettera diretta al comune di Castelnuovo di Porto, l’Atac diceva che il montaggio previsto di dette barriere avverrà a metà luglio (vedi lettera datata 30.04.2014, protocollo 7200 del Sindaco di Castenuovo di Porto al presidente dell’associazione Barriere per Vivere, Signora Loretta Peschi). Poi ancora promesse. Il raddoppio della linea è garantito fino a Morlupo con un lavoro di tre anni, con la possibilità di avere fondi europei. Si sta predisponendo un nuovo contratto di servizio tra Regione Lazio e Atac.
Ed ecco la bella notizia: “Non si prevedono acquisti di nuovi treni, ma si procederà al revamping (ristrutturazione) di materiale rotabile esistente, probabilmente proveniente dalla Metro B). Un vecchio ferroviere in pensione, ha subito scosso la testa dicendo: “lo sanno questi signori che la distanza fra gli assi di questi convogli è sicuramente superiore agli attuali Alstom presenti sulla linea e creeranno grossi problemi di manutenzione?”.