Il concetto è questo: ci si diverte come ai tempi del campetto all’oratorio. Ma guai a tralasciare la professionalità. Si apre un nuovo ciclo in casa Barco. E per chi non lo sapesse dopo Barco ci va messo anche Murialdina.
Un progetto ad ampio respiro (3-4 anni, che nel calcio rappresentano un’era geologica) interamente incentrato sui ragazzi. O meglio, sui bambini (più di 200). Non che fino ad oggi la società si fosse mossa diversamente, la prima squadra succhia-soldi è un ricordo lontano e manco troppo piacevole, ma stavolta in cima alla torta ci sta una bella ciliegina. Che si chiama Ennio Cuccuini. Nelle vesti di direttore tecnico. Cuccuini è un’assoluto garanzia nel settore, tra passati pallonari importanti (anche con la maglia della Viterbese) e cariche dirigenziali sempre ben riuscite. “Volevamo migliorarci – dice il vice presidente Maurizio Pollastrelli – Aggiungere al divertimento qualità. Ennio è la persona giusta. Creerà uno staff importante. Professionale. Ce lo chiedono a gran voce i genitori”.
Già, mamme e papà. Anch’essi al centro del pianeta Barco. Di supporto. Giacché “la nostra non è una realtà che mira a chissà cosa – prosegue Pollastrelli – da un quarto di secolo si punta diretti al lato sociale. Ai momenti di condivisione. Allo star bene all’aria aperta. Certo poi, ci siamo via via aggiornati”. Mai dimenticando la sfera da prendere a calci, anzi, semmai sfruttandola per arrivare anche a toccare altro. Vedi il “Non solo calcio”, o la grande risonanza avuta dal “Progetto di attività motoria” che ha visto gli istruttori del club collaborare con le maestre della scuola Luigi Concetti nello svolgimento delle attività di educazione. Prezioso pure il torneo “Robert Island cup, Nelson Mandela Day” ideato attorno alla difesa della libertà, al contrasto al razzismo e alla tutela dei diritti umani. Un ottimo successo ha riscosso infine il terzo corso di abilitazione Blsd, che ha reso operativi diversi interni all’uso dei due defibrillatori di cui è dotato l’ impianto sportivo.
E nonostante i mesi caldi, il gruppo di lavoro-svago ha deciso di non fermarsi. Forse sulla scia dell’onda brasiliana. In scaletta ci stanno infatti molte chicche. A partire da venerdì 20, con la festa finale della stagione. Più proiezione della gara dell’Italia su maxi schermo. Al termine grande cena e musica.