È iniziato il mese Mariano. Così dice Fondazione. E nessuno ribatte, compreso lo stesso signor Mariano. La squadra capitanata da Ucci Ucci, quel diavoletto di Gianmaria Santucci, si è ritrovata ieri dentro le fauci di un gonfiabile white. In una piazza (degli Etruschi) tanto rovente, che a confronto il Cairo era come Oslo a dicembre. Naturalmente ore 12, e pubblico sotto lo schioppino del sole.
La prima notizia è che tutti sono tornati a casa vivi. Che non è poco. La seconda è che i fondatori, o gli azionisti, han tirato giù una sorta di bilancio del primo anno Michelini. Leo, il sindaco. “Le recenti notizie relative al tumulto delle associazioni, dei fondi, e del sistema finanziamenti, rendono bene l’idea – questo l’attacco di Gian dagli occhi blu – Il Comune non è un bancomat, ci ha riferito Delli Iaconi. Ma nemmeno i cittadini sono il bancomat del Comune, replichiamo noi. La giunta è lontana dalla popolazione. Ha solo promesso, per poi non mantenere. Pensiamo al trasporto eccezionale di Santa Rosa, alla differenziata, alle erbacce. Che fine hanno fatto? Soprattutto a fronte di tanti soldi spesi alla come capita”.
È toccato poi a Rachele Magro. Che ha preso parola dinnanzi ai primi cedimenti strutturali dei presenti. Tra di loro anche l’ex primo cittadino Giulio Marini. In differita Luigi Buzzi, in altre faccende affaccendato, e Chiara Frontini (chi vigila la città dall’alto dei suoi manifesti). “Portiamo proposte concrete – è l’intro della Magro – partendo da qua. Santa Barbara. Un quartiere abbandonato. Viabilità innanzitutto, attraverso piani integrati che colmerebbero il gap stradale con un’arteria parallela alla super. Pagato dai privati. E ancora, asili nido. Ce n’è uno che non apre le porte, seppur ultimato. Parchi e acqua”.
Per quanto riguarda proprio l’acqua, ecco il verbo del coordinatore Roberto Innocenzi. “Quando verrà risolto il dramma dell’arsenico? Ci dicono a settembre, con un anno di ritardo. Non ci crediamo, e non sarà un intervento risolutivo. Occorre adottare il principio della miscelazione. Non lo diciamo noi, ma fior fiore di esperti”. E nel frattempo Fondazione distribuirà il 21 bottigliette gratuite.
Sul verde è intervenuto invece Gianni Selvaggini. “Unendo la zona dell’Arcionello, in sospeso, giù giù fino a Castel D’Asso, si avrebbe il primo parco suburbano del Lazio. Gestito da un unico ente, che accorpa a Comune, Provincia e Regione. Denaro, pulizia, e servizi”.
Sanità. Roberto Talotta docet. “Siamo una Dea di secondo livello o no? Sblocchiamo i posti letti che Roma c’ha sottratto. Apriamo le assunzioni. Lunedì al Pronto soccorso arriveranno diversi consiglieri regionali. Il Belcolle cade a pezzi. Quando intervengono lor signori?”.
E questa è solo la prima iniziativa del mese Mariano voluto la Fondazione. Nell’attesa di risposte da parte dell’amministrazione si spera che la seconda si svolga almeno all’ombra.