La ministra Lorenzin prima, il governatore del Lazio Zingaretti poi, si dicono disposti al superamento del decreto 80 per taluni ospedali della Regione, situati in zone di particolare disagio.
Credo da sempre che sia necessario il superamento di tale decreto per gli ospedali del Lazio, che sono situati in particolare condizioni di disagio territoriale e sociale. E’ già pronta una interrogazione che presenterò in commissione Affari Sociali dove chiederò l’istituzione di un tavolo tra il ministero della Salute e la Regione, in modo che si ridiscutano le condizioni di trasformazione dei già declassati presidi sanitari di Acquapendente, Subiaco, Amatrice e di tutti quelli che per le loro caratteristiche specifiche, territoriali e di lontananza dal Dea di riferimento, allo stato attuale non garantiscono per i cittadini un tempestivo accesso alle cure, in particolar modo per quanto concerne la gestione della emergenza.
Mi auguro che potremo trovare posizioni convergenti affinché in tali presidi ospedalieri, alcuni diventati Cecad a seguito del decreto 80, possano essere ripristinati i pronto soccorso in sostituzione degli attuali punti di primo intervento, a maggiore garanzia delle popolazioni e per una risposta più adeguata da parte delle strutture sanitarie stesse.