17112024Headline:

“Salvare il Ragonesi, una missione culturale”

L'ingegner Luigi Sepiacci

L’ingegner Luigi Sepiacci

Dentro la trattativa di cessione del liceo Ragonesi, ma piano piano, educatamente, senza fare rumore. Perché tutto non è stato ancora definito nei particolari, e bisogna andarci piano. Ma è lo stesso ingegner Luigi Sepiacci, colui che sta rilevando la storica scuola privata viterbese (cento uno anni di premiata attività educativa per la meglio gioventù della città e della provincia), a confermare le anticipazioni di Viterbopost. Con una premessa: “E’ una operazione no profit, che ha fini culturali. Conosco la realtà viterbese anche grazie alla mia carica di presidente dell’accademia delle Belle arti Lorenzo da Viterbo, conosco la tradizione e l’importanza del liceo Ragonesi, e attraverso l’associazione pedagogia moderna abbiamo preparato un progetto. Che è piaciuto ai fratelli maristi”. Cioè coloro che posseggono il Ragonesi.
Il discorso va avanti, e adesso siamo alla stretta finale, con qualche giorno di margine per l’annuncio ufficiale: “Oggi (sabato, ndr) ho incontrato gli studenti, per verificare il loro interesse – prosegue Sepiacci, che a Roma è attivo sempre nel campo scolastico con Seraphicum, un grande polo educativo tra l’Eur e il Laurentino – La stessa cosa farò lunedì con le famiglie e con i rappresentanti sindacali. Perché è chiaro che questa cosa si fa soltanto se sarà condivisa da tutte le parti in causa: ci sono dei passaggi da fare, e da fare tutti insieme”. Dopo di che, Sepiacci ha già le idee chiare sul da farsi: “Bisogna ampliare l’offerta formativa, perché è logico che con il solo liceo non ha molto senso andare avanti, non si è competitivi. E quindi, sì alla scuola dell’infanzia, alle elementari, alle medie, nella speranza che la risposta della città, in termini di iscrizioni, sia all’altezza.Ci sarà da fare qualche lavoro in estate, ma non è un problema”. Altre classi, altre scuole, vuol dire tra parentesi nuovi posti di lavoro per gli insegnanti: il che, in un settore complicato come quello della scuola, e in un periodo di crisi nera e assunzioni zero, è sicuramente una buona notizia.
Secondo Sepiacci, le sensazioni sono buone, “entro venerdì o sabato prossimo potrebbe essere tutto definito”. L’alternativa, ma questo lui non lo dice, sarebbe la chiusura del liceo. Una grande perdita, dopo centouno anni di belle lezioni, di scuola e di vita, per tanti viterbesi più o meno illustri.

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